Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 8,31-42)
In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto:
«Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli;
conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».
«In verità, in verità io vi dico:
chiunque commette il peccato è schiavo del peccato.
Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa;
il figlio vi resta per sempre.
Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero».
COMMENTO Il principio della libertà, per Gesù, è nella verità delle cose, quella che lui svela con la sua parola. Se uno nega la verità delle cose, è sganciato dalla realtà, come una pianta fuori del terreno: non siamo più liberi, ma solo più morti. Se rifiutiamo la parola autorevole di Gesù -è questo il peccato- allora sì che siamo schiavi, impediti di essere pienamente noi stessi. Se ascoltiamo la parola di Gesù, abbiamo la possibilità di essere veramente noi stessi, cioè figli nella casa del Padre. Non ospiti, non in prestito, ma familiari di Dio.
PREGHIERA
Salmo 80(81)
Un linguaggio mai inteso io sento:
«Ho liberato dal peso la sua spalla,
le sue mani hanno deposto la cesta.
Hai gridato a me nell’angoscia e io ti ho liberato;
nascosto nei tuoni ti ho dato risposta,
ti ho messo alla prova alle acque di Merìba.
Ascolta, popolo mio: Israele, se tu mi ascoltassi!
Se il mio popolo mi ascoltasse!
Se Israele camminasse per le mie vie!
Subito piegherei i suoi nemici
e contro i suoi avversari volgerei la mia mano;
quelli che odiano il Signore gli sarebbero sottomessi
e la loro sorte sarebbe segnata per sempre.
Lo nutrirei con fiore di frumento,
lo sazierei con miele dalla roccia».
Preghiamo.
O Padre misericordioso,
è beato chi abita la tua casa
tutti i giorni della sua vita
e sempre canta le tue lodi!
Tu che hai mandato il tuo Figlio
ad abitare in mezzo a noi,
apri i nostri cuori all’ascolto della sua parola,
perché riuniti insieme nella tua casa,
possiamo godere la gioia senza fine.
Per Cristo nostro Signore. Amen.