Meditazione sul vangelo del giorno

Sabato IX settimana

chi rimane in me ed io in lui porta molto frutto

Dal vangelo secondo Marco (12,38-44)

In quel tempo, Gesù [nel tempio]
diceva alla folla nel suo insegnamento:
«Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti,
ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe
e i primi posti nei banchetti.
Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere.
Essi riceveranno una condanna più severa».

COMMENTO
La veste lunga era di coloro che non lavoravano. I servi invece avevano una veste corta, raccolta ai fianchi, per poter lavorare. L’immagine dello scriba che emerge, è di uno che certo conosce la Scrittura, la Legge di Dio, ma non la applica, Anzi si serve della Scrittura per farsi ammirare e per fare denaro. Questa ipocrisia, che fa tirare fuori dai comandamenti quello che giustifica il nostro comportamento, che asseconda le nostre pigrizie e resistenze, è il cuore della condanna severa di cui parla Gesù. Essi conoscono, sono scribi, non sono scusati dall’ignoranza. Ci illumini il Signore ad accogliere i suoi comandamento con umiltà, anche quelli che ci superano e che oggi non siamo capaci di compiere. Pieghiamoci noi al giogo del Signore, invece di pretendere di modificarlo a nostro vantaggio, perché il “suo giogo è in realtà dolce, il suo carico leggero”.

PREGHIERA
Salmo 11(12)

Salvami, Signore!
Non c’è più un uomo giusto;
sono scomparsi i fedeli tra i figli dell’uomo.

Si dicono menzogne l’uno all’altro,
labbra adulatrici parlano con cuore doppio.
Recida il Signore le labbra adulatrici,
la lingua che vanta imprese grandiose,
quanti dicono: «Con la nostra lingua siamo forti,
le nostre labbra sono con noi:
chi sarà il nostro padrone?».

«Per l’oppressione dei miseri
e il gemito dei poveri, ecco, mi alzerò
– dice il Signore -;
metterò in salvo chi è disprezzato».

Le parole del Signore sono parole pure,
argento separato dalle scorie nel crogiuolo,
raffinato sette volte.
Tu, o Signore, le manterrai,
ci proteggerai da questa gente, per sempre,
anche se attorno si aggirano i malvagi
e cresce la corruzione in mezzo agli uomini.

Preghiamo.

O Dio, che ami l’innocenza,
e la ridoni a chi l’ha perduta,
volgi verso di te i nostri cuori
e donaci il fervore del tuo Spirito,
perché possiamo esser saldi nella fede
e operosi nella carità,
con sincerità di cuore.

Per Cristo nostro Signore. Amen.

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