Dal vangelo secondo Giovanni (6,35-40)
In quel tempo Gesù disse alla folla:
«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me,
io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
COMMENTO
«Qual è la volontà di Dio?» È una domanda che sale al nostro cuore, soprattutto quando siamo smarriti e ci sembra che vengano meno i punti di riferimento che consideravamo più sicuri. Se le nostre certezze ci facevano presuntuosi, lo smarrimento invece ci fa sentire perduti. La volontà di Dio è che nessuno vada perduto. Egli manda nel mondo il Figlio perché nessuno vada perduto. Egli raggiunge e si propone a ciascuno come il legame che ancora in Dio e non permette alcuno smarrimento. Nemmeno la morte più separare Dio dai suoi, dal momento che il Signore ci unisce a sé con vincoli di amore che sono più forti anche della morte. Quando corrispondiamo a lui con la nostra fede, stringiamo la sua mano tesa e nessuno ci può strappare da lui.
PREGHIERA
Salmo 130(131)
Signore,
non si esalta il mio cuore
né i miei occhi guardano in alto;
non vado cercando cose grandi
né meraviglie più alte di me.
Io invece resto quieto e sereno:
come un bimbo svezzato
in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è in me l’anima mia.
Israele attenda il Signore,
da ora e per sempre.
Preghiamo.
O Dio, fonte della gioia e della pace,
che hai affidato al potere regale del tuo Figlio le sorti degli uomini e dei popoli,
sostienici con la forza del tuo Spirito,
perché non ci separiamo mai dal nostro pastore che ci guida alle sorgenti della vita.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.