DOMENICA II DI PASQUA, IN ALBIS, DELLA DIVINA MISERICORDIA
Preghiera in famiglia: di seguito, oppure Sussidio da scaricare.
Vangelo domenicale per i bimbi: Da segnare sul calendario (B/N); Da segnare sul calendario (colore)
Liturgia delle ore del giorno: Primi e secondi vespri; Lodi mattutine
Meditazione personale: Vangelo del giorno
Approfondimenti: Commento al lezionario di Pasqua (d. Giuseppe Ferretti)
Commento alla colletta (d. Stefano Culiersi)
Altri suggerimenti dalla CEI: Chi ci separerà?
PRESENTAZIONE
Otto giorni dopo, Gesù torna nella casa dove sono rinchiusi di discepoli, nelle loro paure. Inizia il ritmo della misericordia, di un giorno settimanale, l’ottavo giorno, in cui il Risorto incontra i suoi discepoli e li conferma nella sua vittoria sulla morte. Loro sono chiusi nelle loro paure, perché assaporano il gusto amaro della sconfitta brutale del loro maestro, temono per loro stessi, soffrono le ferite delle loro speranze umane deluse.
Anche noi viviamo una certa reclusione, abbiamo le nostre paure per il tempo presente, le delusioni per l’esperienza di morte dei nostri cari, la preoccupazione per il futuro… tutto questo ci paralizza. Il Signore viola la nostra segregazione per tornare a dirci “Pace” e rassicurarci sulla sua vittoria. Abbiamo bisogno di essere confermati nella Pasqua del Signore, abbiamo bisogno del Giorno del Signore domenicale, senza il quale non possiamo vivere.
Se ci è impedita l’assemblea eucaristica, non si perda comunque la portata liberatrice di questo giorno, che si annuncia in tante occasioni che sono mosse dallo Spirito del Risorto e che ci tolgono il sapore amaro della rovina, facendoci pregustare la dolcezza del Regno di Dio. Preghiamo di più e meglio, nel giorno del Signore; lasciamo che la Sacra Scrittura ci annunci le cose meravigliose che Dio compie; osiamo gesti idi riconciliazione e di perdono; azzardiamo la carità, come la fa il Signore, anche verso chi pensiamo non la meriti; annunciamo a noi stessi e agli altri la novità di questo giorno e faremo esperienza del Risorto, per non essere più increduli, ma credenti.
Tutti si segnano con il segno della croce, mentre la Guida dice:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Tutti: Amen.
Guida: Pur impediti di trovarci insieme ai fratelli, nell’assemblea eucaristica, il Signore risorto non manca di visitare la nostra casa, in questo giorno che prolunga settimanalmente la sua Pasqua. Riconosciamo la sua presenza e il suo dono di pace, per le nostre inquietudini e le nostre tristezze. Attraverso le parole del salmo, gli rivolgiamo la nostra adorazione e il nostro sentimento.
Salmo 117(118)
Tutti: Questo è il giorno fatto dal Signore. Rallegriamoci ed esultiamo
Lettore: Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele: «Il suo amore è per sempre».
Tutti: Questo è il giorno fatto dal Signore. Rallegriamoci ed esultiamo
Lettore: La destra del Signore si è innalzata, la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita e annuncerò le opere del Signore.
Tutti: Questo è il giorno fatto dal Signore. Rallegriamoci ed esultiamo
Lettore: Ti rendo grazie, perché mi hai risposto, perché sei stato la mia salvezza.
La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi.
Tutti: Questo è il giorno fatto dal Signore. Rallegriamoci ed esultiamo
Lettura
Vangelo
Lettore: Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 20,19-31)
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
Osserviamo qualche istante di silenzio.
Commento
Uno dei presenti: Ancora oggi l’annuncio della risurrezione è un vaneggiamento, senza l’esperienza del Risorto. Certo abbiamo la testimonianza degli Apostoli, raccolta nei Vangeli, con il loro riferimento alle profezie dell’Antico Testamento. Certo abbiamo la continuità della Chiesa, che crede oggi come allora ai testimoni della risurrezione. Ma come questo non bastò a Tommaso, anche a noi rimane insufficiente. La fede chiede certo uno slancio di fiducia, ma insieme anche una sua ragionevolezza. Occorre la credibilità del testimone, ma anche i segni della sua veridicità, come due ingredienti che solo insieme fanno la reazione chimica giusta. Anche al nostro laboratorio di fede è offerta la possibilità di essere credenti nell’ascolto del Vangelo, ma insieme ai segni della presenza del Risorto: li abbiamo ancora alla nostra portata, se solo stendiamo la mano per toccarli e verificarli. Nel nome del Signore risorto l’umanità dispersa si unisce, in comunione di amore; nel nome del Signore risorto il perdono è offerto anche dove regnava il rancore; nel nome del Signore risorto l’umanità scartata è accolta e integrata; nel nome del Signore risorto la giustizia è promossa anche dove è costosa; nel nome del Signore risorto la speranza resiste oltre le delusioni del mondo.
Professione di fede
Guida: Tommaso ha creduto. Anche noi vogliamo essere credenti per godere della beatitudine promessa. Adoriamo il Signore Gesù risorto e presente in mezzo a noi, e professiamo la nostra fede in lui, nostro Signore e nostro Dio.
Tutti: Io credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra.
E in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi, la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
Preghiera
Guida: Gesù nostro Signore e nostro Dio, ha promesso di essere presente dove due o tre sono riuniti nel suo nome. Noi confidiamo in lui e invochiamo la sua misericordia.
Tutti: Abbi pietà di noi, Signore.
Lettore: Perché la Chiesa testimoni al mondo intero la gioia del Vangelo con gesti suscitati dalla risurrezione del Signore, preghiamo.
Lettore: Perché noi battezzati e quanti attendono il giorno della loro rinascita, siamo custoditi dalla misericordia del Signore e incoraggiati dal dono dello Spirito santo. Preghiamo.
Lettore: Perché quanti sono malati, pur nell’ansia della presente pandemia, siano consolati dalla presenza del Signore risorto nella loro vita, e possano godere presto della guarigione. Preghiamo.
Lettore: Perché il Signore converta il cuore di quanti per avidità e calcolo speculano sui limiti a cui siamo tutti costretti nella pandemia. Preghiamo.
Lettore: Perché la risurrezione del Signore Gesù sia conforto per quanti sono nel lutto, e speranza di eternità per coloro che sono morti. Preghiamo.
Si consiglia di formulare anche altre intenzioni di preghiera che più premono alla famiglia.
Preghiera del Signore
Guida: Secondo l’insegnamento di Gesù risorto, al Padre suo e Padre nostro, eleviamo la nostra preghiera
Tutti: Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
Amen.
Guida: Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni, e con l’aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo.
Tutti: Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.
Orazione
Guida: Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo, che per volontà del Padre e con l’opera dello Spirito Santo, morendo hai dato la vita al mondo, per il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue offerto sull’altare dalla tua Chiesa anche per noi, liberaci da ogni colpa e da ogni male, fa’ che siamo sempre fedeli alla tua legge e non siamo mai separati da te, che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Tutti: Amen.
Mentre tutti si segnano con il segno della croce la Guida dice:
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
Tutti: Amen.
In questo giorno pasquale, rinnoviamo con tutta la Chiesa l’annuncio della risurrezione di Cristo, secondo la testimonianza dei protagonisti, come è ricordato dall’antico inno del Victimae paschali laudes.
Guida: Alla vittima pasquale, s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.
Uno dei presenti: Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa.
Uno dei presenti: «Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?».
Uno dei presenti (possibilmente una donna): «La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto; e vi precede in Galilea».
Tutti: Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.