Meditazione sul vangelo del giorno

Lunedì XI settimana dell’anno

chi rimane in me ed io in lui porta molto frutto

Dal vangelo secondo Matteo (5,38-42)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”.
Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi,
se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra,
e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.
Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle». 

 

COMMENTO
La giustizia è la virtù che offre a ciascuno il suo. È stata intesa come una proporzionata reazione all’offesa, imponendo danni paragonabili a quelli subiti. Questa è al giustizia spietata di cui sono capaci gli uomini, dal loro punto di visto. Ma qual è il punto di vista di Dio? Egli è Padre dell’uno e dell’altro, che fa sorgere il sole e fa piovere sui buoni e sui cattivi. E chi è quel padre contento di vedere che i fratelli si cavano gli occhi a vicenda, per senso di giustizia? Al discepolo di Cristo, chiamato ad annunciare al mondo il regno di quel Dio che è Padre di tutti, occorre offrire la testimonianza di una giustizia superiore, privilegiando la giustizia di Dio al proprio senso dell’onore ferito.

PREGHIERA
Salmo 34(35)

Signore, accusa chi mi accusa, combatti chi mi combatte.
Afferra scudo e corazza e sorgi in mio aiuto.
Impugna lancia e scure contro chi mi insegue;
dimmi: «Sono io la tua salvezza».

Sorgevano testimoni violenti,
mi interrogavano su ciò che ignoravo,

mi rendevano male per bene:
una desolazione per l’anima mia.

Ma io, quand’erano malati, vestivo di sacco,
mi affliggevo col digiuno,
la mia preghiera riecheggiava nel mio petto.

Accorrevo come per un amico, come per un mio fratello,
mi prostravo nel dolore come in lutto per la madre.

Fino a quando, Signore, starai a guardare?
Libera la mia vita dalla loro violenza,
dalle zanne dei leoni l’unico mio bene.

Esulti e gioisca chi ama il mio diritto,
dica sempre: «Grande è il Signore,
che vuole la pace del suo servo».

La mia lingua mediterà la tua giustizia,
canterà la tua lode per sempre.

Preghiamo.

O Dio, che nel comandamento del tuo amore
ci ordini di amare coloro che ci affliggono,
aiutaci a osservare i precetti della nuova legge,
rendendo bene per male
e portando gli uni i pesi degli altri.

Per Cristo nostro Signore. Amen.

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