Meditazione sul vangelo del giorno

Lunedì XXIII settimana

chi rimane in me ed io in lui porta molto frutto

Dal vangelo secondo Luca (Lc 6,6-11)

Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata.
Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!».
Si alzò e si mise in mezzo. Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.

COMMENTO La legge di Dio comunica il desiderio di bene che il Signore ha per la sua creatura. Nelle mani dell’uomo, la legge di Dio può diventare uno strumento di condanna e non di liberazione dal male, di promozione di umanità, di partecipazione alla vita divina. È il nostro peccato che è capace di usare male anche le cose sante. Ma anche dalle nostre paralisi il Signore ci libera, offrendoci la forza di operare secondo la sua volontà, per il bene più autentico dell’umanità. Sia benedetto il Signore che mi libera!

PREGHIERA
Salmo 33(34)

Venite, figli, ascoltatemi:
vi insegnerò il timore del Signore.

Chi è l’uomo che desidera la vita
e ama i giorni in cui vedere il bene?

Custodisci la lingua dal male,
le labbra da parole di menzogna.

Sta’ lontano dal male e fa’ il bene,
cerca e persegui la pace.

Gli occhi del Signore sui giusti,
i suoi orecchi al loro grido di aiuto.

Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.

Gridano e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.

Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.

Molti sono i mali del giusto,
ma da tutti lo libera il Signore.

Il male fa morire il malvagio
e chi odia il giusto sarà condannato.

Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarà condannato chi in lui si rifugia.

Preghiamo.

O Dio, che hai tanto amato il mondo
da mandare a noi il tuo Verbo
in una carne uguale alla nostra eccetto il peccato,
fa’ che, liberati dal contagio dell’antico male,
possiamo anche noi far parte della nuova creazione,
iniziata da Cristo tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

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