Dal vangelo secondo Matteo (Mt 9,9-13)
In quel tempo, mentre andava via,
Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo,
seduto al banco delle imposte, e gli disse:
«Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
COMMENTO
Passa il Signore, e chiama. Il Vangelo che è venuto a seminare nel cuore dell’uomo germoglia in sequela, crea discepoli. Matteo però è la persona più improbabile, perché nasce nella classe sacerdotale, e quindi chiamato ad entrare in contatto con la santità del tempio, e si è compromesso così tanto con il peccato da essere impuro, perché riscuote le tasse per l’occupante romano straniero.
Matteo ha trovato misericordia, chiamato senza merito. Anche per noi c’è una chiamata al discepolato che è la nostra fortuna immeritata.
PREGHIERA
Salmo 39(40)
Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha tratto da un pozzo di acque tumultuose,
dal fango della palude;
ha stabilito i miei piedi sulla roccia,
ha reso sicuri i miei passi.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio.
Quante meraviglie hai fatto, tu, Signore, mio Dio,
quanti progetti in nostro favore:
nessuno a te si può paragonare!
Se li voglio annunciare e proclamare,
sono troppi per essere contati.
Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo.
Nel rotolo del libro su di me è scritto di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».
Ho annunciato la tua giustizia nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai.
Preghiamo.
O Dio, che nel disegno della tua misericordia,
hai scelto Matteo il pubblicano
e lo hai costituito apostolo del Vangelo,
concedi anche a noi,
per il suo esempio e la sua intercessione,
di corrispondere alla vocazione cristiana
e di seguirti fedelmente
in tutti i giorni della nostra vita.
Per Cristo nostro Signore. Amen.