Meditazione sul vangelo del giorno

Martedì della XXVIII settimana

Date in elemosina quello che c’è dentro

Dal Vangelo secondo Luca (11, 37-41)

In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».

COMMENTO

Gesù sta contestando l’atteggiamento esteriore del fariseo che, dopo averlo invitato a pranzo, si scandalizza della sua libertà interiore. È certamente una frase misteriosa quella che Gesù pronuncia, eppure è densa di profezia: l’elemosina che siamo chiamati a dare non è tanto quella doverosa al fratello povero ma quella molto più difficile di noi stessi. Diamo in elemosina la nostra stessa vita, regaliamola al Signore perché la faccia diventare testimonianza per i fratelli, spendiamoci per il Regno, il grande sogno di Dio. L’Abbé Pierre, in Francia, a un giovane che si era gettato nella Senna ed era stato salvato, invece di dirgli le solite banalità lo fissò e gli disse: “Non so perché volessi buttare via la tua vita, ma fammi un favore: regalamela”; quel giovane divenne uno dei pilastri della fraternità di Emmaus. Allora anche noi mettiamoci in gioco, oggi, là dove siamo, in casa, in ufficio, sulle strade della nostra città: facciamo elemosina di un sorriso, lanciamo un augurio di bene facendo una preghiera per lo sconosciuto compagno di viaggio che incontriamo in corriera. Diamo quel tanto bene che c’è in ciascuno, oggi, facciamo elemosina di noi stessi e vedremo, che sicuramente ne vale la pena!

PREGHIERA
Salmo 1

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.

È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.

Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
perciò non si alzeranno i malvagi nel giudizio
né i peccatori nell’assemblea dei giusti,
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.


Preghiamo

O Dio generoso, tu hai dato in elemosina te stesso,
ti sei totalmente e definitivamente donato all’umanità
con cuore libero e generoso.
Rendici capaci, Signore, di donare la vita,
perché c’è molta più gioia nel donare che nel ricevere.
Amen.

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