Meditazione sul vangelo del giorno

Sabato della XXII settimana

Il Figlio dell’uomo è signore del sabato

Dal Vangelo secondo Luca (6, 1-5)

Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.
Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».
Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».
E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

 

COMMENTO

Nel Vangelo di oggi questa bellissima immagine “campestre”, con Gesù e i discepoli che passando tra i campi di grano sfregano e mangiano le spighe, è interrotta dalla provocazione dei farisei su ciò che è lecito o meno fare nel giorno di sabato. Una prospettiva, questa, di chi guarda le cose con l’occhio del giudizio e non con la visione dell’amore. La legge, per quanto giusta, non riempie il cuore, non dà la sensazione di essere amato, di aver avuto il dono di Dio che ha aperto una visione nuova sulla nostra vita. Gesù ci invita a scoprire la bellezza della libertà dei figli, di coloro che si fidano, che si abbandonano a Lui senza la paura di un Dio che giudica o che punisce, ma con la convinzione di un Padre pronto ad aprirci le braccia e ad accompagnarci in ogni momento.

 

PREGHIERA
Salmo 92

È bello rendere grazie al Signore
e cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunciare al mattino il tuo amore,
la tua fedeltà lungo la notte,
sulle dieci corde e sull’arpa,
con arie sulla cetra.

Perché mi dai gioia, Signore, con le tue meraviglie,
esulto per l’opera delle tue mani.
Come sono grandi le tue opere,
Signore, quanto profondi i tuoi pensieri!

L’uomo insensato non li conosce
e lo stolto non li capisce:
se i malvagi spuntano come l’erba
e fioriscono tutti i malfattori,
è solo per la loro eterna rovina,
ma tu, o Signore, sei l’eccelso per sempre.

Ecco, i tuoi nemici, o Signore,
i tuoi nemici, ecco, periranno,
saranno dispersi tutti i malfattori.
Tu mi doni la forza di un bufalo,
mi hai cosparso di olio splendente.

I miei occhi disprezzeranno i miei nemici
e, contro quelli che mi assalgono,
i miei orecchi udranno sventure.

Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore,
fioriranno negli atri del nostro Dio.

Nella vecchiaia daranno ancora frutti,
saranno verdi e rigogliosi,
per annunciare quanto è retto il Signore,
mia roccia: in lui non c’è malvagità.

 

Preghiamo

O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità,
perché possano tornare alla retta via,
concedi a tutti coloro che si professano cristiani
di respingere ciò che è contrario a questo nome
e di seguire ciò che gli è conforme.
Per Cristo nostro Signore. Amen

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