Vivere il Giorno del Signore

DOMENICA IV DI QUARESIMA, ANNO B

Strumenti per la santificazione del giorno festivo in famiglia e in parrocchia

Nel cuore dell’uomo c’è l’aspirazione all’eternità che pure non conosce. Forse perché più che di eternità, il nostro cuore desidera la vita nella sua bellezza e desidera che questa non si logori e non finisca. Più che l’eternità, noi desideriamo la vita eterna. Dobbiamo forse rassegnarci a questa condanna, di vedere erosa e poi rovinata la nostra vita? A causa del male, dell’ingiustizia e poi della morte, noi vediamo la nostra vita limitata, bloccata: dobbiamo forse accontentarci di questo “respiro corto”?

La pienezza di vita sospirata ci viene offerta dal Signore Gesù Cristo, come antidoto a quella erosione di vita che ci consuma. Egli chiede fiducia, si propone di essere colui che ci fa uscire da questa condanna, di essere luce che squarcia il buio e che accompagna in un esodo di libertà da ciò che umilia e blocca la vita per gustare in pienezza il nostro desiderio.

C’è però una contraddizione: colui che si propone di salvare la nostra vita non ha salvato nemmeno la sua, come gli fanno osservare ai piedi della croce.

Finché leggiamo la croce come la vittoria dell’odio non capiremo. Ma quando cominciamo a vederla come una misericordia verso di noi che non si è lasciata frenare nemmeno dalla violenza, allora scopriamo quanto siamo amati. Allora capiamo che la vita eterna che speriamo non è altro che essere amati sempre, comunque. Allora capiamo perché la Passione e la morte di Cristo in croce è la nostra salvezza. La vita è piena e compiuta quando è amata e ricambia.

Prima Lettura: 2 Cr 36,14-16.19-23 Con l’esilio e la liberazione del popolo si manifesta l’ira e la misericordia del Signore.
Salmo Responsoriale : Dal Salmo 136  Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia.
Seconda Lettura : Ef 2,4-10  Morti per le colpe, siamo stati salvati per grazia.
Vangelo : Gv 3,14-21 Dio ha mandato il Figlio perché il mondo si salvi per mezzo di lui


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