Canti al Vangelo
L'Ordinamento Generale del Messale Romano, ai nn. 62 e 63, ci aiuta a capire cosa è il Canto al Vangelo:
L’acclamazione prima della lettura del Vangelo
62. Dopo la lettura che precede immediatamente il Vangelo, si canta l’Alleluia o un altro canto stabilito dalle rubriche, come richiede il tempo liturgico. Tale acclamazione costituisce un rito o atto a sé stante, con il quale l’assemblea dei fedeli accoglie e saluta il Signore che sta per parlare nel Vangelo e con il canto manifesta la propria fede. Viene cantato da tutti stando in piedi, sotto la guida della schola o del cantore, e se il caso lo richiede, si ripete; il versetto invece viene cantato dalla schola o dal cantore.
a) L’Alleluia si canta in qualsiasi tempo, tranne in Quaresima. I versetti si scelgono dal Lezionario oppure dal Graduale.
b) In tempo di Quaresima, al posto dell’Alleluia si canta il versetto posto nel Lezionario prima del Vangelo. Si può anche cantare un altro salmo o tratto, come si trova nel Graduale.
63. Quando vi è una sola lettura prima del Vangelo:
a) nel tempo in cui si canta l’Alleluia, si può utilizzare o il salmo alleluiatico, oppure il salmo e l’Alleluia con il suo versetto,
b) nel tempo in cui non si canta l’Alleluia, si può eseguire o il salmo e il versetto prima del Vangelo o il salmo soltanto.
c)l’Alleluia e il versetto prima del Vangelo, se non si cantano, si possono tralasciare.