Meditazione sul vangelo del giorno

23 DICEMBRE

Vieni, Signore, non tardare

Dal vangelo secondo Luca (1,46-55)

Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.

COMMENTO

Si compie la gravidanza straordinaria di Elisabetta, secondo la parola dell’angelo. Il Regno di Dio che si avvicina comincia a manifestarsi, si anticipa con i suoi segni potenti che annunciano la vicinanza di Dio. Elisabetta e Zaccaria lo riconoscono, a differenza degli altri presenti, perché hanno memoria delle parole angeliche. Anche noi custodiamo le parole divine del vangelo e per questo possiamo riconoscere nel buio del mondo i segni luminosi del regno di Dio, per goderne e annunciarli con voci di benedizione.

PREGHIERA
Salmo 149

Cantate al Signore un canto nuovo;
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.

Gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion.

Lodino il suo nome con danze,
con tamburelli e cetre gli cantino inni.

Il Signore ama il suo popolo,
incorona i poveri di vittoria.

Esultino i fedeli nella gloria,
facciano festa sui loro giacigli.

Le lodi di Dio sulla loro bocca
e la spada a due tagli nelle loro mani,

Preghiamo.

Dio onnipotente,
concedi alla tua famiglia
di camminare sulla via della salvezza
e di andare con serena fiducia,
sotto la guida di san Giovanni il Precursore,
incontro al Messia da lui predetto,
Gesù Cristo Signore nostro.
Egli vive e regna, nei secoli dei secoli. Amen.

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