23 LUGLIO SANT’APOLLINARE, vescovo e martire, patrono dell’Emilia-Romagna
Festa
SANTA MESSA
Apollinare, protovescovo di Ravenna e primo evangelizzatore della nostra regione, visse ai tempi dell’Impero Bizantino d’Occidente, tra la fine del II e gli inizi del III secolo. Secondo san Pier Crisologo (Sermone 128) morì martire. La data della sua festa era già fissata al 23 luglio dal Martirologio Geronimiano, nel quale è denominato “confessore” e “sacerdote”. Il suo culto ebbe singolari attestazioni a Ravenna nella Basilica di Classe, che ne porta il titolo e custodisce le reliquie. La venerazione di sant’Apollinare si diffuse non solo in Italia, come a Roma e a Milano, ma anche in Germania, probabilmente ad opera dei monasteri benedettini, camaldolesi e avellani. Una chiesa a lui dedicata a Bologna nell’area del Palazzo del Podestà, fu demolita nel 1250. Il card. Lambertini gli dedicò un altare nell’attuale Cattedrale. E’ venerato come patrono della Regione Emilia-Romagna.
RITI DI INGRESSO
ANTIFONA D’INGRESSO (Dn 3,57.84.87)
Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore; lodate Dio, santi e umili di cuore.
Si dice il Gloria.
COLLETTA (cfr. MR p.593)
Guida i tuoi fedeli, o Signore, sulla via dell’eterna salvezza che il santo vescovo Apollinare
ha indicato con l’insegnamento e il martirio, e, per sua intercessione,
fa’ che restiamo sempre fedeli ai tuoi comandamenti, per ricevere con lui la corona della gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
PRIMA LETTURA
Come un pastore passa in rassegna il suo gregge, così io passerò in rassegna le mie pecore.
Dal libro del profeta Ezechièle 34, 11-16
Così dice il Signore: «Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e ne avrò cura. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge, quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi, dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di calìgine.
Le ritirerò dai popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d’Israele, nelle valli e in tutte le praterie della regione. Le condurrò in ottime pastùre e il loro ovile sarà sui monti alti di Israele; là riposeranno in un buon ovile e avranno rigogliosi pascoli sui monti d’Israele.
Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oràcolo del Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita; fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia».
SALMO RESPONSORIALE Salmo 22
Rit. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Su pascoli erbosi il Signore mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,
per amore del suo nome. Rit.
Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincàstro
mi dànno sicurezza. Rit.
Davanti a me tu preparí una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo.
Il mio calice trabocca. Rit.
Felicità e grazia mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore
per lunghissimi anni. Rit.
CANTO AL VANGELO Gv 10, 14
Alleluia, alleluia. Io sono il buon pastore, dice il Signore;
conosco le mie pecore e le mie pecore mi conoscono. Alleluia.
VANGELO
Il buon pastore offre la vita per le pecore.
Dal vangelo secondo Giovanni 10, 11-16
In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore. Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; egli è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore. E ho altre pecore che non sono di quest’ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore».
LITURGIA EUCARISTICA
ORAZIONE SULLE OFFERTE
Accetta, o Padre santo, il nostro sacrificio spirituale,
come hai gradito l’offerta di sant’Apollinare,
che confermò con il sangue l’annunzio della fede;
e fa’ che tutta la nostra vita sia lode perenne al tuo nome.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
PREFAZIO
Seminatore e testimone del Vangelo
E’ veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Tu hai suscitato nella tua Chiesa Apollinare
che, rivestito della grazia dell’episcopato
e della gloria del martirio,
unì l’offerta della vita al sacrificio eucaristico,
e trasse dal seme del Vangelo
un’abbondante messe per il regno dei cieli.
E noi con tutti gli Angeli del cielo
innalziamo a te il nostro canto,
e proclamiamo insieme la tua gloria:
Santo, Santo, Santo…
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Altre pecore ascolteranno la mia voce,
e si avrà un solo gregge e un solo pastore. Gv 10,16
DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che ci hai nutriti alla tua mensa,
nel glorioso ricordo del santo martire Apollinare,
donaci di partecipare all’eterno convito,
che ci hai fatto pregustare in questo sacramento.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
RITI DI CONCLUSIONE
BENEDIZIONE SOLENNE
Dio nostro Padre,
che ci ha riuniti per celebrare
la festa di sant’Apollinare,
evangelizzatore e patrono della nostra Regione,
vi benedica, vi protegga,
vi confermi nella sua pace. Amen.
Cristo Signore,
che ha manifestato in sant’Apollinare
la forza rinnovatrice della Pasqua,
vi renda autentici testimoni del suo Vangelo. Amen.
Lo Spirito Santo,
che in sant’Apollinare
ci ha offerto un segno di solidarietà fraterna,
vi renda capaci di attuare
una vera comunione di fede e di amore nella sua Chiesa. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Amen.
LITURGIA DELLE ORE
INVITATORIO
Ant. Venite, adoriamo il re dei martiri, Cristo Signore.
Salmo invitatorio come nell’Ordinario.
UFFICIO DELLE LETTURE
INNO
Risuoni nella Chiesa
unanime e festoso
l’inno delle tue lodi,
o sant’Apollinare.
Con l’inerme potenza
dello Spirito Santo
tu raduni le genti
nel regno del Signore.
Tu fecondi nel sangue
l’annuncio del Vangelo,
e morendo rinasci
alla gloria dei cieli.
Tu libera gli oppressi
sostieni i vacillanti,
e raduna i dispersi
nell’amore del Padre.
A te sia lode, o Cristo,
Parola del Dio vivo,
che sveli nel martirio
la forza del tuo Spirito. Amen.
Oppure:
Chorus exultat caelitum
turba plaudat fidelium;
Apollinaris passio
mundi sit exsultatio.
Hic in fervore spiritus
dum praedicat gentilibus,
quae eius membra perferunt
referri lingua nequeunt.
Quam gloriose moritur
qui moriendo oritur!
Tunc vere vitam invenit
cum morte carnis interit.
Sancto exutus corpore
stola vestitur gloriae;
carnis exit ergastulum,
caeli scandit palatium.
Honor Patri cum Filio
et Spiritu Paraclito
qui te corona perpeti
cingunt in aula gloriae. Amen.
Oppure un altro inno o canto approvato dall’autorità ecclesiastica.
1 ant. Sarete odiati a causa del mio nome: ma chi sarà fedele sino alla fine, sarà salvo.
SALMO 2
Perchè le genti congiurano, *
perchè invano cospirano i popoli?
Insorgono i re della terra †
e i principi congiurano insieme *
contro il Signore e contro il suo Messia:
«Speziamo le loro catene, *
gettiamo via i loro legami».
Se ne ride chi abita i cieli, *
li schernisce dall’alto il Signore.
Egli parla loro con ira, *
li spaventa nel suo sdegno:
«Io l’ho costituito mio sovrano, *
sul Sion mio santo monte».
Annunzierò il decreto del Signore. †
Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio*
io oggi ti ho generato.
Chiedi a me, ti darò in possesso le genti *
e in dominio i confini della terra.
Le spezzerai con scettro di ferro, *
come vasi di argilla le frantumerai».
E ora, sovrani, siate saggi, *
istruitevi, giudici della terra;
servite Dio con timore *
e con tremore esultate;
che non si sdegni e voi perdiate la via. †
Improvvisa divampa la sua ira. *
Beato chi in lui si rifugia.
1 ant. Sarete odiati a causa del mio nome: ma chi sarà fedele sino alla fine, sarà salvo.
2 ant. Non sono paragonabili le sofferenze presenti alla gloria futura che apparirà in noi.
SALMO 10
Nel Signore mi sono rifugiato, come potete dirmi: *
«Fuggi come un passero verso il monte»?
Ecco, gli empi tendono l’arco, †
aggiustano la freccia sulla corda *
per colpire nel buio i retti di cuore.
Quando sono scosse le fondamenta, *
il giusto che cosa può fare?
Ma il Signore nel tempio santo, *
il Signore ha il trono nei cieli.
I suoi occhi sono aperti sul mondo, *
le sue pupille scrutano ogni uomo.
Il Signore scruta giusti ed empi, *
egli odia chi ama la violenza.
Farà piovere sugli empi brace, fuoco e zolfo, *
vento bruciante toccherà loro in sorte.
Giusto è il Signore, ama le cose giuste, *
gli uomini retti vedranno il suo volto.
2 ant. Non sono paragonabili le sofferenze presenti alla gloria futura che apparirà in noi.
3 ant. Come oro nel fuoco il Signore li ha provati; li ha graditi come un olocausto.
SALMO 16
Accogli, Signore, la causa del giusto, *
sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera: *
sulla mie labbra non c’è inganno.
Venga da te la mia sentenza, *
i tuoi occhi vedano la giustizia.
Saggia il mio cuore, scrutalo nella notte, *
provami al fuoco, non troverai malizia.
La mia bocca non si è resa colpevole, *
secondo l’agire degli uomini;
seguendo la parola delle tue labbra, *
ho evitato i sentieri del violento.
Sulle tue vie tieni saldi i miei passi *
e i miei piedi non vacilleranno.
Io t’invoco, mio Dio: *
dammi risposta;
porgi l’orecchio, *
ascolta la mia voce,
mostrami i prodigi del tuo amore: *
tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra.
Custodiscimi come pupilla degli occhi, *
proteggimi all’ombra delle tue ali,
di fronte agli empi che mi opprimono, *
ai nemici che mi accerchiano.
Essi hanno chiuso il loro cuore, *
le loro bocche parlano con arroganza.
Eccoli, avanzano, mi circondano, *
puntano gli occhi per abbattermi;
simili a un leone che brama la preda, *
a un leoncello che si apposta in agguato.
Sorgi, Signore, affrontalo, abbattilo; *
con la tua spada scampami dagli empi,
con la tua mano, Signore, dal regno dei morti *
che non hanno più parte in questa vita.
Sazia pure dei tuoi beni il loro ventre †
se ne sazino anche i figli *
e ne avanzi per i loro bambini.
Ma io per la giustizia contemplerò il tuo volto, *
al risveglio mi sazierò della tua presenza.
3 ant. Come oro nel fuoco il Signore li ha provati;
li ha graditi come un olocausto.
V. Mi afferra l’angoscia e l’oppressione,
R. ma la tua parola mi sostiene.
PRIMA LETTURA
Dal libro del profeta Ezechiele 34, 23-31
Susciterò per loro un pastore che le pascerà
Dice il Signore: Susciterò un pastore per loro che le pascerà, Davide mio servo. Egli le condurrà al pascolo, sarà il loro pastore; io, il Signore, sarò il loro Dio e Davide mio servo sarà principe in mezzo a loro; io, il Signore, ho parlato.
Stringerò con esse un’alleanza di pace e farò sparire dal paese le bestie nocive, cosicchè potranno dimorare tranquille anche nel deserto e riposare nelle selve. Farò di loro e delle regioni attorno al mio colle una benedizione; manderò la pioggia a tempo opportuno e sarà pioggia di benedizione. Gli altri alberi del campo daranno i loro frutti e la terra i suoi prodotti; essi abiteranno in piena sicurezza nella loro terra.
Sapranno che io sono il Signore, quando avrò spezzato le spranghe del loro giogo e li avrò liberati dalle mani di coloro che li tiranneggiano. Non saranno più in preda delle genti, nè li divoreranno le fiere selvatiche, ma saranno al sicuro e nessuno li spaventerà.
Farò germogliare per loro una florida vegetazione; non saranno più consumati dalla fame nel paese e non soffriranno più il disprezzo delle genti. Sapranno che io il Signore, sono il loro Dio e loro, la gente di Israele, sono il mio popolo.
Parola del Signore Dio. Voi, mie pecore, siete il gregge del mio pascolo ed io sono il vostro Dio. Oracolo del Signore Dio.
Responsorio Gv 10, 27-28; Ez 34, 15
R. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. * Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano.
V. Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare.
R. E non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano.
SECONDA LETTURA
Dai “Sermoni” di san Pier Crisologo, vescovo. (Serm. 128; PL 52, 552-555)
La fede e la dedizione fanno il martire
Il beato Apollinare, primo a motivo del sacerdozio, fu il solo ad illustrare questa Chiesa ravennate con l’onore di un glorioso martirio avvenuto nella sua terra. A ragione “Apollinare” (in greco, perdere), perchè dietro l’invito di Dio “perdette” la sua vita per ritrovarla nell’eternità. Lui beato, che terminò la sua corsa, conservò la fede (2 Tim 4, 7), così da essere riconosciuto dai fedeli come veramente il primo della sua Chiesa. Nè alcuno che sappia quanto egli, per divina volontà, si sia assoggettato a quotidiane e molteplici lotte, lo giudichi meno di martire a motivo del titolo di confessore.
Ascolta S. Paolo: ogni giorno io soffro la morte (1 Cor 15, 31). E’ poco morire una volta sola per chi spesso sappia riportare gloriose vittorie sui nemici a gloria del suo re. Non è tanto la morte quanto la fede e la dedizione che fanno il martire, e se è virtù soccombere in battaglia per amore del re, è virtù perfettissima combattere lungamente e condurre avanti la guerra. Con le sue persuasioni l’astuto nemico non lo rese martire con una morte immediata, ma lo dimostrò martire perchè non gli strappò la fede. Scagliò i dardi che seppe, usò ogni sorta di armi in suo potere, ma del fortissimo pastore non riuscì a far vacillare l’animo e a smuovere la costanza.
E’ gran cosa, o fratelli, se occorre, non tener conto della vita presente per il Signore; ma è cosa altrettanto gloriosa conculcare e disprezzare, con la vita, il mondo e il suo principe.
Cristo si affrettava incontro al martire e il martire incontro al suo Re! Ho detto: “Si affrettava” secondo quel testo del profeta: svegliati, vienimi incontro e guarda (Sal 58, 6). Ma la santa Chiesa, per trattenere il suo campione, chiese con insistenza a Cristo di ritardare al vincitore la corona della giustizia e di lasciare a lei in tempi di guerra la presenza del suo pastore. Il confessore spargeva spesso il proprio sangue; con le ferite e con la fede del suo animo rendeva testimonianza al suo Creatore, e proteso al cielo disprezzava la carne e la terra. Ma vinse l’ancora tenera infanzia della Chiesa, riuscì a trattenerlo e impetrò che al martire fosse ritardato il compimento dei suoi desideri. L’infanzia, dico, che tutto e sempre ottiene, che vince più con le lacrime che con la forza. Il volto e il sudore dei forti non valgono quanto il pianto dei piccoli; là sono i corpi ad essere smossi, qui è il cuore a venire spezzato; là si piega a fatica il giudizio della mente, ma qui ogni pietà è proclive e accondiscendente.
E che più, o fratelli? Si adoperò, si sforzò la santa Madre Chiesa per non essere mai separata dal suo vescovo: ed eccolo vivo, eccolo buon pastore in mezzo al suo gregge; nè più si allontani il suo spirito, anche se nel corpo egli ci ha per qualche tempo preceduti. Ci ha preceduti nel corpo, ma solo per quanto riguarda il modo di essere: del resto, anche per la sistemazione del suo corpo egli riposa tra noi e continua a restare in mezzo a noi. E così il demonio venne sconfitto, cadde il persecutore: eccolo, regna e vive, perchè desiderò essere ucciso per il suo Re, che vive e regna per tutti i secoli.
Responsorio 2 Tim 4, 7-8; Fil 1, 21
R. Ho combattuto la buona battaglia, sono giunto al traguardo, ho conservato la fede; * ora è pronta per me la corona di giustizia.
V. Tutto ho stimato una perdita, pur di conoscere Cristo e partecipare alle sue sofferenze, conforme a lui nella morte:
R. ora è pronta per me la corona di giustizia.
Inno Te Deum.
Orazione come alle Lodi mattutine.
LODI MATTUTINE
INNO
L’aurora inonda il cielo
di una festa di luce
e riveste la terra
di meraviglia nuova.
In questo giorno santo,
il martire di Cristo
divide con l’agnello
la croce e la vittoria.
Dalla città dei santi,
dove regni glorioso,
intercedi per noi,
o sant’Apollinare.
Proteggi la tua Chiesa
pellegrina nel tempo;
dà il pane e la parola,
la concordia e la pace.
A te sia lode, o Cristo,
immagine del Padre,
che sveli nel martirio
la forza del tuo Spirito. Amen.
Oppure:
Lux alma sacri martyris
orbem perfundit radiis,
qua purpuratus fulgidam
caeli conscendit curiam.
O pontifex egregie,
lux et decus Ecclesiae,
ne sinas in periculis
quos tot mandatis instruis.
Per pascua virentia
nos verbi fruge recrea;
refectas oves praevius
caulis te infer caelestibus.
Te, summe praesul, poscimus
cordis orisque vocis,
ut nos venturo Iudici
commendes prece supplici.
Iesu, tibi sit gloria,
qui natus es de Vergine,
cum Patre et almo Spiritu
in sempiterna saecula. Amen.
Oppure un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.
1 ant. La tua grazia vale più della vita: le mie labbra diranno la tua lode.
Salmi e cantico della domenica, I settimana.
2 ant. Martiri del Signore, benedite il Signore!
3 ant. Il vincitore starà come colonna nel tempio di Dio.
Lettura breve 2 Cor 1, 3-5
Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra tribolazione perchè possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione con la consolazione con cui siamo consolati noi stessi da Dio. Infatti, come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione.
Responsorio breve
R. Mia forza, * mio canto è il Signore.
Mia forza, mio canto è il Signore.
V. E’ lui la mia salvezza:
mio canto è il Signore.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Mia forza, mio canto è il Signore.
Ant. al Ben.
Io confesso che Gesù è il Signore e il Dio vivente.
Invocazioni
Preghiamo Dio, Padre onnipotente e misericordioso, per la Chiesa diffusa nel mondo e per le nostre Chiese locali: Ricordati, Signore, della tua Chiesa.
Tu che per mezzo del tuo Spirito hai posto il Papa e i Vescovi a reggere la Chiesa, – fa’ che essi formino insieme con il popolo loro affidato un cuor solo e un’anima sola.
Tu che raccogli la tua Chiesa mediante la predicazione del Vangelo, – dona ai tuoi figli di riconoscere sempre la voce di Cristo buon pastore.
Tu che hai voluto gli uomini come operai della tua messe, – fa’ che non manchino mai nella tua Chiesa i ministri e i cooperatori del Vangelo.
Tu che susciti nella tua Chiesa la varietà dei doni al servizio dell’unico corpo, – fa’ che custodiamo sempre l’unità della fede nell’unico Spirito.
Tu che mediante il battesimo ci hai inserito come tralci in Cristo vera vite, – fa’ che portiamo frutti abbondanti di carità e di pace.
Padre nostro.
Orazione
O Dio, eterna ricompensa dei tuoi servi fedeli, che hai santificato questo giorno con il martirio del santo vescovo Apollinare, per sua intercessione concedi a noi, che lo veneriamo maestro e protettore, di sperimentare la dolcezza della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
ORA MEDIA
Salmodia del giorno dal salterio.
Terza
Ant. Nella dura lotta, il Signore gli diede vittoria, perché più potente di tutto è il suo amore.
Lettura breve 1 Pt 5, 10-11
Il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo, egli stesso vi ristabilirà, dopo una breve sofferenza, vi confermerà e vi renderà forti e saldi. A lui la potenza nei secoli. Amen!
V. Il Signore l’ha rivestito di gioia,
R. gli ha posto sul capo una splendida corona.
Sesta
Ant. Hai dato al tuo martire, o Signore, la corona dei giusti e un nome glorioso
Lettura breve Gc 1, 12
Beato l’uomo che sopporta la tentazione, perchè una volta superata la prova riceverà la corona della vita che il Signore ha promesso a quelli che lo amano.
V. Confido in Dio, non ho timore:
R. chi potrà farmi del male?
Nona
Ant. Chi semina nelle lacrime, mieterà con giubilo.
Lettura breve Sap. 3, 1-2a. 3b
Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà. Agli occhi degli stolti parve che morissero; ma essi sono nella pace.
V. Torneranno nella gioia del raccolto,
R. canteranno i prodigi del Signore.
Orazione come alle Lodi mattutine.
VESPRI
Inno come all’Ufficio delle letture.
1 ant. Chi vuole venire con me, rinunzi a se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
Salmo 114
Amo il Signore perchè ascolta *
il grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l’orecchio *
nel giorno in cui lo invocavo.
Mi stringevano funi di morte, *
ero preso nei lacci degli inferi.
Mi opprimevano tristezza e angoscia †
e ho invocato il nome del Signore: *
«Ti prego, Signore, salvami».
Buono e giusto è il Signore, *
il nostro Dio è misericordioso.
Il Signore protegge gli umili: *
ero misero ed egli mi ha salvato.
Ritorna, anima mia, alla tua pace, *
poichè il Signore ti ha beneficato;
egli mi ha sottratto dalla morte, †
ha liberato i miei occhi dalle lacrime, *
ha preservato i miei piedi dalla caduta.
Camminerò alla presenza del Signore *
sulla terra dei viventi.
1 ant. Chi vuole venire con me, rinunzi a se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
2 ant. Chi mi è servo fedele, il Padre mio lo innalzerà nella gloria.
Salmo 115
Ho creduto anche quando dicevo: *
«Sono troppo infelice».
Ho detto con sgomento: *
«Ogni uomo è inganno».
Che cosa renderò al Signore *
per quanto mi ha dato?
Alzerò il calice della salvezza *
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore, *
davanti a tutto il suo popolo.
Preziosa agli occhi del Signore *
è la morte dei suoi fedeli.
Sì, io sono il tuo servo, Signore, †
io sono tuo servo, figlio della tua ancella; *
hai spezzato le mie catene.
A te offrirò sacrifici di lode *
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore *
davanti a tutto il suo popolo,
negli atri della casa del Signore, *
in mezzo a te Gerusalemme.
2 ant. Chi mi è servo fedele, il Padre mio lo innalzerà nella gloria.
3 ant. Chi perde la propria vita per me, la troverà in eterno.
Cantico Cfr. Ap 4, 11; 5, 9. 10. 12
Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, *
l’onore e la potenza,
perchè tu hai creato tutte le cose, †
per la tua volontà furono create *
per il tuo volere sussistono.
Tu sei degno, o Signore, di prendere il libro *
e di aprirne i sigilli,
perchè sei stato immolato †
e hai riscattato per Dio con il tuo sangue *
uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione
e li hai costituiti per il nostro Dio un regno di sacerdoti *
e regneranno sopra la terra.
L’Agnello che fu immolato è degno di potenza, †
ricchezza, sapienza e forza, *
onore, gloria e benedizione.
3 ant. Chi perde la propria vita per me, la troverà in eterno.
Lettura breve 1 Pt 4, 13-14
Carissimi, nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi, perchè anche nella rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare. Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo, perchè lo Spirito della gloria e lo Spirito di Dio riposa su di voi.
Responsorio breve
R. O Dio, ci hai messo alla prova * e ci hai dato sollievo.
O Dio, ci hai messo alla prova e ci hai dato sollievo.
V. Ci hai saggiati nel fuoco, come l’argento,
e ci hai dato sollievo.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
O Dio, ci hai messo alla prova e ci hai dato sollievo.
Ant. al Magn.
Voi avete perseverato con me nella prova;
io vi farò miei commensali nel regno dei cieli.
Intercessioni
Preghiamo Dio, Padre onnipotente e misericordioso, per la Chiesa diffusa nel mondo e per le nostre Chiese locali: Ricordati, Signore, della tua Chiesa.
Tu che hai voluto i vescovi, successori degli apostoli, a guida della tua Chiesa, – ravviva in loro la grazia che hanno ricevuto con l’imposizione delle mani.
Tu che hai dato la corona del martirio ai santi Apollinare, Antonino, Vitale e Agricola, Procolo, Cassiano, – fa’ che noi tutti rendiamo testimonianza al battesimo nelle condizioni di vita nel nostro tempo.
Tu che conosci le difficoltà e le fatiche di quanti operano nella scuola, nelle officine, e nei campi, – dà loro la gioia di costruire un mondo più giusto e fraterno.
Tu che nel Figlio tuo Gesù Cristo hai manifestato la tua predilezione per i piccoli, i poveri e i sofferenti, – fa’ che essi sperimentino la presenza confortatrice dei loro fratelli.
Tu che per mezzo di Cristo conduci il tuo gregge ai pascoli eterni, – apri le porte del paradiso ai fratelli che si sono addormentati nella speranza della risurrezione.
Padre nostro.
Orazione
O Dio, eterna ricompensa dei tuoi servi fedeli, che hai santificato questo giorno con il martirio del santo vescovo Apollinare, per sua intercessione concedi a noi, che lo veneriamo maestro e protettore, di sperimentare la dolcezza della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.