Calendario proprio della Chiesa bolognese

4 AGOSTO: FESTA DI SAN DOMENICO, sacerdote

Santa Messa e Liturgia delle ore

Festa. Messa con orazioni e letture proprio, si dice il “Gloria”.
Liturgia delle ore propria con salmi festivi

Domenico di Guzman (Calaruega, Spagna, 1170 – Bologna, 6 agosto 1221) è, con Francesco d’Assisi, uno dei patriarchi della santità cristiana suscitati dallo Spirito in un tempo di grandi mutamenti storici. All’insorgere dell’eresia albigese si dedicò con grande zelo alla predicazione evangelica e alla difesa della fede nel sud della Francia. Per continuare ed espandere il suo servizio apostolico in tutta la Chiesa, fondò a Tolosa (1215) l’Ordine dei Frati Predicatori (Domenicani). Ebbe una profonda conoscenza sapienziale del mistero di Dio e promosse, insieme all’approfondimento degli studi teologici, la preghiera popolare del rosario. Del suo “cherubico splendore” Bologna serba memoria indelebile e raccoglie il benefico influsso nel corso dei secoli. L’Arca con le sue spoglie, custodita nella basilica omonima, è meta di pellegrinaggi da ogni parte del mondo.

Perché il Rito Romano celebra Domenico l’8 agosto?

A Bologna si custodisce la tomba e il corpo di san Domenico di Guzman, fondatore dell’ordine dei predicatori (op) detti “Domenicani”. Morto il giorno della Trasfigurazione, anticamente la sua memoria venne fissata il 4 agosto. Quando molti secoli dopo S. Giovanni Maria Vianney (il curato d’Ars) morì santamente il 4 agosto, la sua memoria venne fissata all’8 agosto, dal momento quel giorno era già occupato dalla memoria di S. Domenico.

Con la riforma liturgica, il calendario ha privilegiato la collocazione della memoria di ogni santo nel suo giorno di “nascita al cielo”. Dal momento che il 4 agosto non è la data di morte di S. Domenico, il Rito Romano ha disposto che in quel giorno si celebrasse la memoria di S. Giovanni Maria Vianney, visto che era la data di morte, mentre l’8 agosto accogliesse san Domenico, per il quale il 4 o l’8 faceva poca differenza, visto che è morto nel giorno della Trasfigurazione (6 agosto).

Nel calendario proprio dell’ordine domenicano, però, per loro esigenze, non si è provveduto a questa traslazione di date, per cui il fondatore dell’ordine domenicano, sepolto a Bologna, ha conservato la sua data antica, quella del 4 agosto. A questa illustre presenza domenicana il calendario bolognese si è infine adeguato, conservando l’antica disposizione:
4 agosto, S. Domenico; 8 agosto, S. Giovanni Maria Vianney.

SANTA MESSA

ANTIFONA D’INGRESSO Cfr Sal 23,5-6
Questi sono i santi
che hanno ottenuto benedizione dal Signore
e misericordia da Dio loro salvezza;
è questa la generazione che cerca il Signore.

Si dice il Gloria.

COLLETTA
Guida e proteggi, Signore, la tua Chiesa
per i meriti e gli insegnamenti di san Domenico:
egli, che fu insigne predicatore della tua verità,
interceda come nostro patrono davanti a te.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

PRIMA LETTURA
Tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio.

Dal libro del profeta Isaia 52, 7-10

Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzia che annunzia la pace
messaggero di bene che annunzia la salvezza che dice a Sion «Regna il tuo Dio»
Senti? Le tue sentinelle alzano la voce insieme gridano di gioia,
poiché vedono con i loro occhi il ritorno del Signore in Sion.
Prorompete insieme in canti di gioia, rovine di Gerusalemme
perché il Signore ha consolato il suo popolo, ha riscattato Gerusalemme.
Il Signore ha snudato il suo santo braccio davanti a tutti i popoli;
tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio.

Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio. 

oppure:

PRIMA LETTURA
Parliamo di una sapienza divina, misteriosa.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi 2, 1-10

Fratelli, quando sono venuto tra voi, io non mi sono presentato ad annunziarvi la testimonianza di Dio con sublimità di parola o di sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso. Io venni in mezzo a voi in debolezza e con molto timore e trepidazione; e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.

Tra i perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo modo che vengono ridotti al nulla; parliamo di una sapienza divina, misteriosa, che è rimasta nascosta, e che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto conoscerla; se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Sta scritto infatti: “Quelle cose che occhio non vide, é orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano”.

Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito.

Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 95

Rit. Annunzierò ai popoli la gloria del Signore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore da tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome. Rit.

Annunziate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo ai popoli narrate la sua gloria,
a tutte le nazioni dite i suoi prodigi. Rit.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome. Rit.

Dite tra i popoli: «Il Signore regna!».
Sorregge il mondo, perchè non vacilli;
giudica le nazioni con rettitudine. Rit.

CANTO AL VANGELO Fil 2, 15. 16
Alleluia, alleluia.
Risplendete come astri nel mondo, tenendo alta la parola di vita. Alleluia.

VANGELO
Voi siete la luce del mondo.

Dal vangelo secondo Matteo 5, 13-16

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.

Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lanterna per metterla sotto il mòggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.

Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli».

Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.

LITURGIA EUCARISTICA

SULLE OFFERTE
Accogli con bontà, Signore,
per l’intercessione di san Domenico,
le preghiere e le offerte che ti presentiamo,
e con la forza di questo sacrificio
conferma e sostieni i predicatori del Vangelo.

Per Cristo nostro Signore. Amen,

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Cfr Lc 10, 1.9
Il Signore mandò i suoi discepoli
ad annunziare alle città:
è vicino a voi il regno di Dio.   

DOPO LA COMUNIONE
O Dio,
che ci hai nutriti del pane di vita eterna,
nel ricordo glorioso di san Domenico,
fa’ che la tua Chiesa,
illuminata dalla sua predicazione
e sostenuta dalle sue preghiere,
raggiunga la piena comunione con te.

Per Cristo nostro Signore. Amen.

BENEDIZIONE SOLENNE
Converti a te il cuore dei tuoi fedeli, Signore,
e per l’intercessione di san Domenico donaci
la salute del corpo e dello spirito,
la concordia fraterna e la pace,
la gioia di servirti nella santa Chiesa. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Amen.


LITURGIA DELLE ORE

INVITATORIO

Ant. Adoriamo il Signore che ci ha dato in san Domenico un araldo del Vangelo
Salmo invitatorio come nell’Ordinario.

Ufficio delle letture

Inno

Frumento di Cristo noi siamo
cresciuto nel sole di Dio,
nell’acqua del fonte impastati,
segnati dal crisma divino.

In pane trasformaci, o Padre,
per il sacramento di pace:
un Pane, uno Spirito, un Corpo,
la Chiesa una santa, o Signore.

O Cristo, pastore glorioso,
a te la potenza e l’onore
col Padre e lo Spirito Santo
nei secoli dei secoli. Amen.

Oppure:

Novus athléta Dómini
Collaudétur Dominicus,
Qui rem conformat nómini
Vir factus evangélicus.

Consérvans sine mácula
Virginitátis lílium,
Ardébat quasi fácula
Pro zelo pereúntium.

Mundum calcans sub pédibus
Accínxit cor ad procélia
Nudus occúrrens hóstibus,
Christi suffúltus grátia.

Pugnat verbo miráculis
Missis per orbem frátribus
Crebros adiúngens sédulis
Fletus orationibus.

Oppure un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Se uno vuol essere il primo
sia l’ultimo e il servo di tutti.

Salmo 20, 2-8. 14

Signore, il re gioisce della tua potenza, *
quanto esulta per la tua salvezza!

Hai soddisfatto il desiderio del suo cuore, *
non hai respinto il voto delle sue labbra.

Gli vieni incontro con larghe benedizioni; *
gli poni sul capo una corona di oro fino.

Vita ti ha chiesto, a lui l’hai concessa, *
lunghi giorni in eterno senza fine.

Grande è la sua gloria per la tua salvezza, *
lo avvolgi di maestà e di onore;

lo fai oggetto di benedizione per sempre, *
lo inondi di gioia dinanzi al tuo volto.

Perché il re confida nel Signore: *
per la fedeltà dell’Altissimo non sarà mai scosso.

Alzati, Signore, in tutta la tua forza; *
canteremo inni alla tua potenza.

1 ant. Se uno vuol essere il primo
sia l’ultimo e il servo di tutti.

2 ant. Quando apparirà il Pastore supremo,
sarete coronati di gloria immortale.

salmo 91 I (1-9)

E’ bello dar lode al Signore *
e cantare al tuo nome, o Altissimo.

annunziare al mattino il tuo amore, *
la tua fedeltà lungo la notte,

sull’arpa a dieci corde e sulla lira, *
con canti sulla cetra.

Poiché mi rallegri, Signore, con le tue meraviglie, *
esulto per l’opera delle tue mani.

Come sono grandi le tue opere, Signore, *
quanto profondi i tuoi pensieri!

L’uomo insensato non intende *
e lo stolto non capisce:

se i peccatori germogliano come l’erba *
e fioriscono tutti i malfattori,

li attende una rovina eterna: *
ma tu sei l’eccelso per sempre, o Signore.

2 ant. Quando apparirà il Pastore supremo,
sarete coronati di gloria immortale.

3 ant. Servo buono e fedele,
entra nella gioia del tuo Signore.

II (10-16)

Ecco, i tuoi nemici, o Signore, †
ecco, i tuoi nemici periranno, *
saranno dispersi tutti i malfattori.

Tu mi doni la forza di un bufalo, *
mi cospargi di olio splendente.

I miei occhi disprezzeranno i miei nemici, †
e contro gli iniqui che mi assalgono *
i miei orecchi udranno cose infauste.

Il giusto fiorirà come palma, *
crescerà come cedro del Libano;

piantati nella casa del Signore, *
fioriranno negli atri del nostro Dio.

Nella vecchiaia daranno ancora frutti, *
saranno vegeti e rigogliosi,

per annunziare quanto è retto il Signore: *
mia roccia, in lui non c’è ingiustizia.

3 ant. Servo buono e fedele,
entra nella gioia del tuo Signore.

V. Ascolterai dalla mia bocca la parola,
R. e la trasmetterai ai tuoi fratelli.

prima lettura
Dalla prima lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo 2, 1─16
Ritenni di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso

Fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunziarvi la testimonianza di Dio con sublimità di parola o di sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso. Io venni in mezzo a voi in debolezza e con molto timore e trepidazione; e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.

Tra i perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo che vengono ridotti al nulla; parliamo di una sapienza divina, misteriosa, che è rimasta nascosta, e che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto conoscerla; se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Sta scritto infatti:

Quelle cose che occhio non vide, ne orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo queste ha preparato Dio per coloro che lo amano (Is 64, 4).

Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi conosce i segreti dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato. Di queste cose noi parliamo, non con un linguaggio suggerito dalla sapienza umana, ma insegnato dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. L’uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle, perché se ne può giudicare solo per mezzo dello Spirito. L’uomo spirituale invece giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno.

Chi infatti ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo dirigere? (Sap 9, 13; Is 40, 13). Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo.

Responsorio 2 Tm 4, 2-5; Rm 10, 15

R. Annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina. * Vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo.
V. Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annunzio di bene!
R. Vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo.

seconda lettura
Dalla “Storia dell’Ordine dei Predicatori” (Libellus de Principiis O. P. Mist. 16, Romae 1935, pp. 30ss. , 146-147)
O parlava con Dio, o parlava di Dio

Domenico era dotato di grande santità ed era sostenuto sempre da un intenso impeto di fervore divino. Bastava vederlo per rendersi conto di essere di fronte a un privilegiato della grazia.

V’era in lui un’ammirabile inalterabilità di carattere, che si turbava solo per solidarietà col dolore altrui. E poiché il cuore gioioso rende sereno il volto, tradiva la placida compostezza dell’uomo interiore con la bontà esterna e giovialità dell’aspetto.

Si dimostrava dappertutto uomo secondo il Vangelo, nelle parole e nelle opere. Durante il giorno nessuno era più socievole, nessuno più affabile con i fratelli e con gli altri. Di notte nessuno era più assiduo e più impegnato nel vegliare e pregare.

Era assai parco di parole e, se apriva la bocca, era o per parlare con Dio nella preghiera o per parlare di Dio. Questa era la norma che seguiva e questa pure raccomandava ai fratelli.

La grazia che più insistentemente chiedeva a Dio era quella di una carità ardente, che lo spingesse a operare efficacemente alla salvezza degli uomini. Riteneva infatti di poter arrivare a essere membro perfetto del corpo di Cristo solo qualora si fosse dedicato totalmente e con tutte le forze a conquistare anime. Voleva imitare in ciò il Salvatore, offertosi tutto per la nostra salvezza.

A questo fine, ispirato da Dio, fondò l’Ordine dei Frati Predicatori, attuando un progetto provvidenziale da lungo accarezzato.

Esortava spesso i fratelli, a voce e per lettera, a studiare sempre l’Antico e il Nuovo Testamento.

Portava continuamente con sè il vangelo di Matteo e le lettere di san Paolo, e meditava così lungamente queste ultime da arrivare a saperle quasi a memoria.

Due o tre volte fu eletto vescovo; ma egli sempre rifiutò, volendo piuttosto vivere con i suoi fratelli in povertà. Conservò illibato sino alla fine lo splendore della sua verginità.

Desiderava di essere flagellato, fatto a pezzi e morire per la fede in Cristo. Gregorio IX ebbe a dire di lui: «Conosco un uomo, che seguì in tutto e per tutto il modo di vivere degli apostoli; non v’è dubbio che egli in cielo sia associato alla loro gloria».

Responsorio Cfr. Sir 48, 1; Mt 2, 6
R.
Simile al fuoco, sorse un nuovo araldo della salvezza. * La sua parola bruciava come fiaccola.
V. Un insegnamento fedele era sulla sua bocca, né c’era falsità sulle sue labbra
R. La sua parola bruciava come fiaccola.

Inno Te Deum.

Orazione come alle Lodi mattutine.

LODI MATTUTINE

Inno
Maestro di sapienza
e padre nella fede,
tu splendi come fiaccola
nella Chiesa di Dio.

In te il divino Spirito
dispensa con amore
il pane e la parola
sulla mensa dei piccoli.

Tu illumini ai credenti
il mistero profondo
del Verbo fatto uomo
per la nostra salvezza.

Tu guidaci alla vetta
della santa montagna,
dove i miti possiedono
il regno del Signore

A te sia lode, o Cristo,
immagine del Padre,
che sveli nei tuoi santi
la gioia dell’amore. Amen.

Oppure:

Qui, totus Domini nomine et actibus
Et fratres homines diligis edocens,
E caelis veniens, o Pater, innova
Mundo dicta salubria.

Dic firmae fidae dulcia praemia,
Cui tam sollicitis usque laboribus
Servisti et précibus, tu quibus haeseras
Iam caelo velut incola.

Christi divitiae dic super omnia
Quae cordi fragili gaudia praeparent
Tu pauper, miseris dans bona plurima,
Terrae quaestibus altior.

Quod cordis nivei te decus induit,
Mortales moneat ne proba diligant
Castoque ut studeant iungere corpore
Sese iugiter angelis.

Sit sanctae Triadi gloria perpetim,
Cuius muneribus des ita perfrui,
Nobis ut liceat cantica fundere
Tecum tempora in omnia.

Oppure un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Il servo di Cristo aveva sete del martirio,
come un cervo è assetato di acque sorgive.

Salmi e cantico della domenica, I settimana.

2 ant. Povero di denaro, ricco per la purezza di vita,
grazie alla povertà ottiene l’ingresso nel cielo.

3 ant. Con la fatica della predicazione,
alzò una scala verso il cielo;
Maria con il suo Figlio la trassero verso di sé.

Lettura breve Ef 3, 8-9
A me, che sono l’infimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia di annunciare ai Gentili le imperscrutabili ricchezze di Cristo, e di far risplendere agli occhi di tutti qual è l’adempimento del mistero nascosto da secoli nella mente di Dio, creatore dell’universo.

Responsorio breve
R.
Annunziate agli uomini * la gloria del Signore.
Annunziate agli uomini la gloria del Signore.
V. A tutti i popoli annunziate le sue meraviglie,
la gloria del Signore.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Annunziate agli uomini la gloria del Signore.

Ant. al Ben.
Come sono belli i passi di chi annuncia la pace,
predica la salvezza e dice a Sion: «Regnerà il tuo Dio».

Invocazioni
A Cristo, buon pastore, che ha dato la vita per le sue pecorelle, innalziamo con fiducia la nostra preghiera:
O Signore, guida il tuo popolo ai pascoli della vita eterna.

Cristo, che in san Domenico ci hai dato un’immagine viva del tuo amore misericordioso,
– fa’ che sperimentiamo in coloro che ci guidano la dolcezza della tua carità.

Tu, che nei tuoi vicari continui a svolgere la missione di maestro e di pastore,
– non cessare mai di governarci tu stesso nella persona dei tuoi ministri.

Tu, che nei santi pastori, posti al servizio del tuo popolo, ti sei fatto medico delle anime e dei corpi,
– fa’ che non venga mai meno la tua presenza mediante ministri santi e santificatori.

Tu, che hai animato i fedeli con la sapienza e la carità dei santi,
– fa’ che i predicatori del Vangelo ci aiutino a conoscerti e ad amarti come vuoi tu.

Padre nostro.

Orazione
Guida e proteggi, Signore, la tua Chiesa per i meriti e gli insegnamenti di san Domenico: egli, che fu insigne predicatore della tua verità, interceda come nostro patrono davanti a te. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

ORA MEDIA

Antifone e salmi del giorno corrente dal salterio.

Terza

Lettura breve 1 Cor 2, 4-5
La mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
V. Beato l’uomo che tu istruirai, o Signore,
R. e al quale insegnerai la tua legge.

Sesta

Lettura breve Is 59, 21
Il mio spirito è sopra di te e le parole che ti ho messo in bocca non si allontaneranno dalla tua bocca nè dalla bocca della tua discendenza nè dalla bocca dei discendenti dei discendenti, dice il Signore, ora e sempre.
V. Ho messo le mie parole sulla tua bocca,
R. e ti ho costituito sui popoli e i regni.

Nona

Lettura breve Mal 2, 6
Un insegnamento fedele era sulla sua bocca, né c’era falsità sulle sue labbra; con pace e rettitudine ha camminato davanti a me e ha trattenuto molti dal male.
V. Dirigimi Signore, nella tua verità,
R. insegnami che sei il Dio della mia salvezza.

Orazione come alle Lodi mattutine.

VESPRI

Inno
O Vangelo vivente,
uomo tutto di Dio,
nuovo atleta di Cristo,
a te lode, o Domenico.

Tu giglio senza macchia,
ardesti come fiamma
di verità e di amore
al cuore degli erranti.

Sulle orme di Paolo
tu affrontasti il nemico
con l’inerme potenza
della croce di Cristo.

Araldo del Signore
mandasti i tuoi fratelli
a predicare al mondo
la Parola che salva.

O santo patriarca,
insegnaci a cantare
il Dio trino ed unico
nella terra e nei cieli. Amen.

Oppure:

Praeco salutis caelicae,
Quem nomen ipsum, Spiritu
Movente laeta in omina,
Summo dicavit Principi.

Te corde tanto divitem
Quod esset orbe latius,
Fides poposcit strenuum
Dei suique vindicem.

Prudens, benignus, candidus,
Zeli sed aestu fervidus,
Tu veritatis integrae
Aggressus es certamina.

Venti ut sonantis impetu
Erroris umbras dissipans,
Securiore Ecclesiam
Gressu dedisti pergere.

Ardoris huius intimi
Fac simus et nos compotes.
Fideque spem perenniter
Firmemus ad caelestia.

Viriliter per aspera
Da transigamus saeculum,
Tecum beati ut perpetim
Deo canamus gloriam.

Oppure un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Dio mi ha fatto ministro del Vangelo,
per la grazia che mi ha donato.

SALMO 14
Signore, chi abiterà nella tua tenda? *
Chi dimorerà sul tuo santo monte?

Colui che cammina senza colpa, *
agisce con giustizia e parla lealmente,

chi non dice calunnia con la sua lingua, †
non fa danno al suo prossimo *
e non lancia insulto al suo vicino.

Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, *
ma onora chi teme il Signore.

Anche se giura a suo danno, non cambia; †
se presta denaro non fa usura, *
e non accetta doni contro l’innocente.

Colui che agisce in questo modo *
resterà saldo per sempre.

1 ant. Dio mi ha fatto ministro del Vangelo,
per la grazia che mi ha donato.

2 ant. Servo fedele e saggio:
il Signore gli ha affidato la sua famiglia.

SALMO 111
Beato l’uomo che teme il Signore *
e trova grande gioia nei suoi comandamenti.

Potente sulla terra sarà la sua stirpe, *
la discendenza dei giusti sarà benedetta.

Onore e ricchezza nella sua casa, *
la sua giustizia rimane per sempre.

Spunta nelle tenebre come luce per i giusti, *
buono, misericordioso e giusto.

Felice l’uomo pietoso che dà in prestito, *
amministra i suoi beni con giustizia.

Egli non vacillerà in eterno: *
il giusto sarà sempre ricordato.

Non temerà annunzio di sventura, *
saldo è il suo cuore, confida nel Signore.

Sicuro è il suo cuore, non teme, *
finché trionferà dei suoi nemici.

Egli dona largamente ai poveri, †
la sua giustizia rimane per sempre, *
la sua potenza s’innalza nella gloria.

L’empio vede e si adira, †
digrigna i denti e si consuma. *
Ma il desiderio degli empi fallisce.

2 ant. Servo fedele e saggio:
il Signore gli ha affidato la sua famiglia.

3 ant. Le mie pecore ascolteranno la mia voce;
vi sarà un solo gregge, un solo pastore.

CANTICO Cfr. Ap 15, 3-4
Grandi e mirabili sono le tue opere, †
o Signore Dio onnipotente; *
giuste e veraci le tue vie, o Re delle genti!

Chi non temerà il tuo nome, †
chi non ti glorificherà, o Signore? *
Tu solo sei santo!

Tutte le genti verranno a te, Signore, †
davanti a te si prostreranno, *
perché i tuoi giusti giudizi si sono manifestati.

3 ant. Le mie pecore ascolteranno la mia voce;
vi sarà un solo gregge, un solo pastore.

Lettura breve Fil 1, 3-4. 7-8
Ringrazio il mio Dio ogni volta che io mi ricordo di voi, pregando sempre con gioia per voi in ogni mia preghiera. E’ giusto, del resto, che io pensi questo di tutti voi, perché vi porto nel cuore, voi che siete tutti partecipi della grazia che mi è stata concessa, sia nelle catene, sia nella difesa e nel consolidamento del vangelo. Infatti Dio mi è testimonio del profondo affetto che ho per tutti voi nell’amore di Cristo Gesù.

Responsorio breve
R.
Beati quelli che ascoltano la parola di Dio * e la custodiscono.
Beati quelli che ascoltano la parola di Dio e la custodiscono.
V. Portano frutto nella pazienza:
e la custodiscono.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Beati quelli che ascoltano la parola di Dio e la custodiscono.

Ant. al Magn.
San Domenico, maestro della fede e luce della Chiesa,
hai scrutato con amore il mistero di Dio:
prega per noi Cristo Signore.

Intercessioni
Gloria a Cristo, costituito sommo sacerdote per gli uomini davanti a Dio. Uniti nella preghiera della sera, invochiamo il suo nome: Salva il tuo popolo, Signore.

Tu, che hai suscitato nella Chiesa pastori santi e sapienti,
– fa’ che la comunità cristiana sia sempre guidata da uomini saggi e generosi.

Hai perdonato le colpe del tuo popolo per le preghiere di pastori santi, che intercedevano come Mosè,
– per i loro meriti purifica e rinnova sempre la tua Chiesa.

Hai scelto in mezzo ai fratelli gli animatori del tuo popolo e li hai consacrati con l’unzione dello Spirito Santo,
– riempi dei suoi doni coloro che hai posto alla guida della santa Chiesa.

Tu, che sei l’eredità degli apostoli e dei loro successori,
– fa’ che nessuno si perda di quanti hai redento con il suo sangue.

Tu, che per mezzo dei pastori della Chiesa assisti i tuoi fedeli, perché nessuno li strappi mai dalla tua mano,
– fa’ che i vescovi, i sacerdoti e i fedeli defunti si riuniscano tutti nella gioia del tuo regno.

Padre nostro

Orazione
Guida e proteggi, Signore, la tua Chiesa per i meriti e gli insegnamenti di san Domenico: egli, che fu insigne predicatore della tua verità, interceda come nostro patrono davanti a te. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

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