Meditazione sul vangelo del giorno

Giovedì della III settimana di Pasqua

Io sono il pane vivo, disceso dal cielo

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 6,44-51)

In quel tempo, disse Gesù alla folla:  «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

 

Commento

 Gesù sceglie il pane per rivelare se stesso al mondo. Gesù sceglie il simbolo del pane per nutrire il mondo, per donare al mondo la vita.  Il pane, nella storia dell’uomo, è l’alimento per eccellenza, non si trova direttamente in natura, ma è frutto del lavoro dell’uomo: dalla cura della terra per coltivare il grano, passando dalla fatica di macinare la farina, dall’impasto e alla cottura. Al grano, inoltre, viene attribuito un forte significato simbolico: una spiga di grano ha origine da un chicco che, messo sotto terra, deve “morire” per poter far nascere la spiga; questa è formata da tanti chicchi che vengono pestati per fare la farina che, unita all’acqua e al lievito, viene fatta cuocere a fuoco giusto. Il pane dunque è anche simbolo di unione, poiché contiene molti grani in una sola sostanza e, quando viene spezzato e diviso, rappresenta la vita condivisa ed unita. Lavoro, sacrificio, dono di sé, unione: il pane ci ricorda tutto questo. Nella stessa preghiera che ci ha insegnato quando ci rivolgiamo al Padre, Gesù ci invita a chiedere il pane quotidiano. Sull’altare i gesti di Gesù si ripetono spezzando il pane. Nell’Eucarestia incontro Gesù attraverso il pane. 

 

Preghiera
dal Sal 65

Popoli, benedite il nostro Dio,
fate risuonare la voce della sua lode;
è lui che ci mantiene fra i viventi
e non ha lasciato vacillare i nostri piedi.

Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
A lui gridai con la mia bocca,
lo esaltai con la mia lingua.

Sia benedetto Dio,
che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia.

Preghiamo

Ti lodiamo , o Padre, perché l’Eucaristia preannuncia l’incontro definitivo alla mensa del tuo regno; perché il tuo Spirito dà nuova vita ai nostri cuori, e perché la parola di Cristo ci spinge a comunicarci con il suo corpo e il suo sangue, garanzia sicura di vita eterna. Amen

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