Dal vangelo secondo Luca (12,35-38)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.
E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!».
COMMENTO
L’orizzonte in cui si muove la vita del credente è quello del preparativo alla festa. Il tempo storico della nostra vita non è privo di senso, ma conosce il suo indirizzo. Questo limite che chiuderà la vicenda storica umana non è incombenza drammatica, ma festa di nozze, cioè futuro e vita. Nel tempo che manca alla festa, che sembra sempre troppo poco, ai suoi discepoli il Signore chiede di darsi da fare a renderla ancora più bella. Il servizio che ci chiede, lo sappiamo, è quello dell’evangelizzazione, ovvero di invitare quanti più possibile alle nozze del figlio di Dio.
PREGHIERA
Salmo 44(45)
Liete parole mi sgorgano dal cuore:
io proclamo al re il mio poema,
la mia lingua è come stilo di scriba veloce.
Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo,
sulle tue labbra è diffusa la grazia,
perciò Dio ti ha benedetto per sempre.
Figlie di re fra le tue predilette;
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.
Gli abitanti di Tiro portano doni,
i più ricchi del popolo cercano il tuo favore.
Entra la figlia del re: è tutta splendore,
tessuto d’oro è il suo vestito.
È condotta al re in broccati preziosi;
dietro a lei le vergini, sue compagne,
a te sono presentate;
condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.
Preghiamo.
O Cristo, stella radiosa del mattino,
incarnazione dell’infinito amore,
salvezza sempre invocata e sempre attesa,
tutta la Chiesa ora ti grida
come la sposa pronta per le nozze:
vieni, Signore Gesù, unica speranza del mondo.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.