1 GIUGNO
SAN PROCOLO, martire
Memoria. La memoria di S. Giustino si sposta al 4 giugno.
Il segno del martirio nella Chiesa Bolognese, oltre che dai protomartiri Vitale e Agricola, è reso presente da san Procolo, come attestano Paolino di Nola e Vittricio di Rouen. Un’antica tradizione indica il luogo della sua gloriosa morte, avvenuta durante la persecuzione di Diocleziano, ai limiti della città romana e alto-medioevale, non lontano da una porta denominata poi “Porta Procula”. Il suo corpo è tuttora custodito nel tempio a lui dedicato nell’ambito di un antico cenobio benedettino. Una scultorea raffigurazione del martire è posta sull’Arca di san Domenico. Sia il Martirologio Geronimiano sia il Martirologio Romano fissano la festa di san Procolo al primo giugno.
ANTIFONA D’INGRESSO (Comune dei martiri I,B,2)
Questo è un vero martire; per il nome di Cristo ha versato il proprio sangue, non ha temuto le minacce dei giudici: così è giunto nel regno dei cieli. (T.P. Alleluia)
COLLETTA (Comune dei martiri II,A,1)
Dio onnipotente, che hai dato al santo martire Procolo la forza di sacrificare la sua vita per l’annuncio della tua parola e la testimonianza di Gesù Cristo, concedi anche a noi, per la potenza dello Spirito Santo, di essere pronti nel credere e forti nel confessare la fede.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
LITURGIA DELLA PAROLA
Del giorno corrente. Dove si celebra come festa o per celebrazioni di particolare rilievo:
PRIMA LETTURA
Né morte né vita potrà mai separarci dall’amore di Dio.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani 8, 31-39
Fratelli, Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui? Chi muoverà accuse contro coloro che Dio ha scelto? Dio è colui che giustifica! Chi condannerà? Cristo Gesù è morto, anzi è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi!
Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Come sta scritto:
Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno,
siamo considerati come pecore da macello.
Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore.
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 123
Rit. Chi dona la sua vita, risorge nel Signore.
Se il Signore non fosse stato per noi
quando eravamo assaliti,
allora ci avrebbero inghiottiti vivi,
quando divampò contro di noi la loro collera. R.
Allora le acque ci avrebbero travolti,
un torrente ci avrebbe sommersi;
allora ci avrebbero sommersi
acque impetuose. R.
Siamo stati liberati come un passero
dal laccio dei cacciatori:
il laccio si è spezzato e noi siamo scampati.
Il nostro aiuto è nel nome del Signore:
egli ha fatto cielo e terra. R.
CANTO AL VANGELO Cfr 1 Cor 1, 18
Rit. Alleluia, alleluia.
La parola della croce è stoltezza per quelli che si perdono,
ma per noi, è potenza di Dio.
VANGELO
Chi perderà la propria vita per me, la salverà.
Dal vangelo secondo Luca 9, 23-26
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso? Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell’uomo quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi».
SULLE OFFERTE (Comune dei martiri, II,A,1)
Nella memoria della morte preziosa di san Procolo ti offriamo, o Padre, il sacrificio del tuo Figlio, principio e modello di ogni martirio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE (Comune dei martiri, II,A,1)
Al vincitore darò da mangiare dall’albero della vita, che sta nel paradiso del mio Dio. (T.P. Alleluia). Ap 2, 7
DOPO LA COMUNIONE (Comune dei martiri, II,A,1)
Celebrando in questo santo convito la gloriosa vittoria di san Procolo ti preghiamo, o Signore: a noi, che qui ci nutriamo del pane di vita, dona di essere vittoriosi nella prova, per gustare dell’albero della vita in paradiso. Per Cristo nostro Signore.