Meditazione sul vangelo del giorno

Giovedì della III settimana

Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 4,21-25)

In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: “Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!”. Diceva loro: “Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più. Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha”

 

Commento

Nel vangelo di oggi Marco riunisce vari detti di Gesù, formando con essi le due brevi parabole-proverbio della lampada e della misura con le quali Cristo continua a svelare i misteri del regno di Dio e il misterioso dinamismo con cui si avvicina e matura nel cuore dell’uomo. “A chi ha sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha”. Non finisce di stupire questo insegnamento del Maestro così apparentemente distante dalla sua sensibilità verso i poveri. Eppure il gioco di libertà in cui ogni relazione si svolge si nutre proprio della capacità di misurare. Non per limitare il dono, ma per poterlo espandere: ”Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più”. Misurare non significa necessariamente fare i conti in tasca a chi ci offre un dono. Si misura anche per poter dilatare lo spazio della gratitudine  e della gioia, quando si riconosce di essere oggetto di grazia e di benevolenza.

 

Preghiamo
Salmo  131

Ricordati, Signore, di Davide,
di tutte le sue fatiche,
quando giurò al Signore
al Potente di Giacobbe fece voto.

“Non entrerò nella tenda in cui abito,
non mi stenderò sul letto del mio riposo,
non concederò sonno ai miei occhi
nè riposo alle mie palpebre,
finchè non avrò trovato un luogo per il Signore,
una dimora per il Potente di Giacobbe”.

Il Signore ha giurato a Davide,
promessa da cui non torna indietro:
“Il frutto delle tue viscere
io metterò sul tuo trono!

Se i tuoi figli osserveranno la mia alleanza
e i precetti che insegnerò loro,
anche i loro figli per sempre
siederanno sul tuo trono”.

Sì, il Signore ha scelto Sion,
l’ha voluta per sua residenza:
“Questo sarà il luogo del mio riposo per sempre:
qui risiederò, perchè l’ho voluto”.

 

Preghiamo

Signore Gesù, fa che ci accorgiamo
che l’unica misura del tuo amore
è amare ciascuno di noi senza misura.
Libera il nostro cuore dal giudizio e dall’invidia,
perché ogni giorno benediciamo la tua sapienza
che ama ogni uomo.
Amen

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