Dal vangelo secondo Marco (Mc 11,27-33)
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme.
E, mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farle?».
COMMENTO
La domanda che insegue Gesù è sempre quella della sua autorità. Egli dice e fa cose che non hanno conferma nella consuetudine religiosa e nella tradizione umana. Come credergli, come preferirlo rispetto all’insegnamento di altri maestri? Egli ha la presunzione di parlare con l’autorevolezza di Dio, perché viene da Dio, perché dice le cose che il Padre gli ha riferito, perché si presenta come l’ambasciatore del re del cielo. A chi lo ha accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio.
PREGHIERA
SALMO 88(89)
Canterò in eterno
l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».
Un tempo parlasti in visione ai tuoi fedeli, dicendo:
«Ho portato aiuto a un prode,
ho esaltato un eletto tra il mio popolo.
Ho trovato Davide, mio servo,
con il mio santo olio l’ho consacrato;
la mia mano è il suo sostegno,
il mio braccio è la sua forza.
Su di lui non trionferà il nemico
né l’opprimerà l’uomo perverso.
La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui
e nel mio nome s’innalzerà la sua fronte.
Farò estendere sul mare la sua mano
e sui fiumi la sua destra.
Egli mi invocherà: «Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza».
Io farò di lui il mio primogenito,
il più alto fra i re della terra.
Gli conserverò sempre il mio amore,
la mia alleanza gli sarà fedele.
Stabilirò per sempre la sua discendenza,
il suo trono come i giorni del cielo.
Preghiamo.
Dio onnipotente ed eterno,
che hai voluto ricapitolare tutte le cose
in Cristo tuo Figlio, Re dell’universo,
fa’ che ogni creatura,
libera dalla schiavitù del peccato,
ti serva e ti lodi senza fine.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
