Meditazione sul vangelo del giorno

Venerdì della II settimana

Chiamò a sé quelli che voleva

Dal Vangelo secondo Marco (3, 13-39)

In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli – , perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.

COMMENTO

Tanti seguono Gesù… ma, alla fine, è Lui solo che decide chi avere con sé per una missione particolare. È importante per noi sapere che è sempre Lui che chiama e che sceglie. E’ bello osservare come la scelta dei Dodici avviene dopo una lunghissima notte in preghiera: infatti solo all’alba chiama i discepoli e comunica loro la sua decisione. Anche noi dovremmo pregare e chiedere al buon Dio il Suo parere prima di prendere qualsiasi decisione importante. I Dodici sono chiamati uno per uno, come per sottolineare la “familiarità” di questa comunità. Essa non è anonima. Nella comunità cristiana ognuno ha il suo nome, la sua storia. E ad ognuno è affidata, appunto come ai Dodici, la missione di annunciare il Vangelo e di guarire le malattie. Questo significa che la cosa più importante è prima di tutto stare con Gesù, conoscere Gesù e amare Gesù sopra ogni cosa. I nostri occhi devono essere orientati verso di Lui, il nostro cuore deve palpitare per Lui e le nostre braccia devono dirigersi verso di Lui. E solo dopo che avremmo posto Gesù al centro della nostra vita, saremmo in grado di essere degli strumenti affidabili per la costruzione del Suo Regno.

PREGHIERA

Salmo 15 (14)

Signore, chi abiterà nella tua tenda?
Chi dimorerà sulla tua santa montagna?
Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua,
non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.
Anche se ha giurato a proprio danno,
mantiene la parola;
non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.

Preghiamo

O Dio di infinita grandezza,
che hai preparato beni invisibili
per coloro che ti amano,
infondi in noi la dolcezza del tuo amore,
perché amandoti in ogni cosa,
otteniamo i beni da te promessi
che superano ogni desiderio.
Per Cristo nostro Signore.
Amen

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