Vitale ed Agricola,
protomartiri bolognesi
Nella “plantatio” della Chiesa Bolognese è il sangue dei santi Vitale e Agricola, il servo e il padrone, uniti nel martirio. La loro testimonianza trasmette un messaggio di uguaglianza e di solidarietà fra uomini di diversa condizione sociale, che avrà pubblico riconoscimento al sorgere del libero Comune con il decreto di liberazione dei servi della gleba (Liber Paradisus). La più antica memoria dei due protomartiri risale a sant’Ambrogio e a san Paolino da Nola, che ne attestano la “colleganza e il consorzio nel martirio”. I loro corpi, riscoperti nel cimitero ebraico dal vescovo Eustasio, furono traslati da Ambrogio nel 393 alla Santa Gerusalemme stefaniana. Il loro culto, già diffuso nel V e VI secolo, rifiorì nel Medioevo. Il “Codice Angelica 123”, libro di canto della Cattedrale (secolo XI), dà grande risalto alla liturgia dei protomartiri con il formulario O beatissimi viri da qualche anno ripristinato nel Proprio Bolognese. Le loro reliquie sono venerate nella Chiesa Madre della nostra diocesi. A loro è dedicata, nel complesso di santo Stefano, la chiesa omonima, sorta sul luogo ove furono rinvenute le reliquie. La festa del 4 novembre è attestata dall’antico calendario liturgico, risalente all’epoca carolingia.
SANTA MESSA
ANTIFONA D’INGRESSO
O beatissimi martiri, Vitale e Agricola,
araldi della nostra fede!
O inestimabile vincolo della carità!
Essi hanno vinto il mondo
e sono uniti per sempre nella vita eterna. (dal Graduale Angelica 123)
Si dice il Gloria.
COLLETTA
Ci rallegri, Signore,
il trionfo dei tuoi santi Vitale e Agricola,
fraternamente uniti nel martirio;
la loro solidale intercessione
ci riempia di forza e di pace nella fede.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
PRIMA LETTURA
Non vi sgomentate per paura di chi vi perseguita, ne’ vi turbate.
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo 3, 14-17
Carissimi, se anche doveste soffrire per la giustizia, beati voi! Non vi sgomentate per paura di chi vi perseguita, né vi turbate, ma adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi.
Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza, perché nel momento stesso in cui si parla male di voi rimangano svergognati quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo.
È meglio infatti, se così vuole Dio, soffrire operando il bene piuttosto che facendo il male.
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 115
Rit. Preziosa agli occhi del Signore la morte dei suoi santi.
Ho creduto anche quando dicevo:
« Sono troppo infelice ».
Ho detto con sgomento:
« Ogni uomo è inganno ».
Che cosa renderò al Signore
per quanto mi ha dato?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore,
davanti a tutto il suo popolo.
Preziosa agli occhi del Signore
è la morte dei suoi fedeli. Rit.
Sì, io sono il tuo servo, Signore,
io sono tuo servo, figlio della tua ancella;
hai spezzato le mie catene.
A te offrirò sacrifici di lode
e invocherò il nome del Signore.
CANTO AL VANGELO Gv 12, 24
Alleluia. Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
VANGELO
Se il chicco di grano muore, produce molto frutto.
Dal vangelo secondo Giovanni 12, 24-26
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna.
Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà».
SULLE OFFERTE
Accogli, o Dio, le offerte del tuo popolo
nel ricordo dei santi Vitale e Agricola
che hanno versato il sangue per la fede;
donaci di perseverare, con la fortezza dei martiri,
nella confessione del tuo nome.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Prefazio dei Santi Martiri.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Liberi o servi, tutti siamo in Cristo una cosa sola:
ciascuno, secondo il bene che avrà fatto,
riceverà la ricompensa dal Signore. Ef 6, 8
DOPO LA COMUNIONE
Infondi in noi, o Padre, la sapienza della croce
che ha illuminato i tuoi martiri Vitale e Agricola,
perché fortificati da questa mensa eucaristica
collaboriamo nella Chiesa alla redenzione del mondo.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
BENEDIZIONE SOLENNE
Dio, che ha fondato la nostra fede
sulla testimonianza degli apostoli
e sul sangue dei martiri
vi colmi della sua benedizione.
R. Amen.
Guidati dall’esempio dei santi Vitale e Agricola
possiate divenire dinanzi a tutti
coraggiosi araldi e testimoni del Vangelo.
R. Amen
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
R. Amen.
LITURGIA DELLE ORE
INVITATORIO
Ant. Venite, adoriamo il re dei martiri, Cristo Signore.
Salmo invitatorio come nell’Ordinario.
UFFICIO DELLE LETTURE
Inno
Gerusalemme nuova,
immagine di pace,
costruita per sempre
nell’amore del Padre.
Tu discendi dal cielo
come vergine sposa,
per congiungerti a Cristo
nelle nozze eterne.
Dentro le tue mura,
risplendenti di luce,
si radunano in festa
gli amici del Signore:
pietre vive e preziose,
scolpite dallo Spirito
con la croce e il martirio
per la città dei santi.
Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.
Oppure:
Diem sacratum martyrum
Legitime certantium
Vitalis ed Agricolae
Recolamus sollemniter.
Qui pravam huius saeculi
Vitam spernentes fragilem,
Christum secuti fuglida
Corona caelo iubilant
Vitalis quidem servulus
Agricolaque dominus,
Cui vitalis praevius
Exstitit ad martyrium.
Certamen primum vulnera
Concitavit ad praemia,
Quem prosecutus dominus
Cum eo vicit postmodum.
Mucro pravorum militum
Obtulit caelo servulum,
Dirum crucis patibulum
Tandem eiusdem dominum.
Quam decoro iuvaminae
Se sublimarunt invicem,
Qui caeli regis munere
Nune coronatur pariter.
Sit laus Deo altissimo
Eiusque unigenito,
Una cum sancto Spiritu
In sempiterna saecula. Amen.
Oppure un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.
1 ant. Fedeli sino al sangue per il nome di Cristo,
i martiri hanno avuto un premio eterno.
SALMO 2
Perchè le genti congiurano, *
perchè invano cospirano i popoli?
Insorgono i re della terra †
e i principi congiurano insieme *
contro il Signore e contro il suo Messia:
«Spezziamo le loro catene, *
gettiamo via i loro legami».
Se ne ride chi abita i cieli, *
li schernisce dall’alto il Signore.
Egli parla con ira, *
li spaventa nel suo sdegno:
«Io l’ho costituito mio sovrano *
sul Sion mio santo monte».
Annunzierò il decreto del Signore. †
Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio, *
io oggi ti ho generato.
Chiedi a me, ti darò in possesso le genti *
e in dominio i confini della terra.
Le spezzerai con scettro di ferro, *
come vasi di argilla le frantumerai».
E ora sovrani siate saggi, *
istruitevi, giudici della terra;
servite Dio con timore *
e con tremore esultare;
che non si sdegni e voi perdiate la via. †
Improvvisa divampa la sua ira. *
Beato chi in lui si rifugia.
1 ant. Fedeli sino al sangue per il nome di Cristo,
i martiri hanno avuto un premio eterno.
2 ant. I giusti vivono in eterno;
la loro ricompensa è il Signore.
SALMO 32 I (1-11)
Esultate, giusti, nel Signore: *
ai retti si addice la lode.
Lodate il Signore con la cetra, *
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.
Cantate al Signore un canto nuovo, *
suonate la cetra con arte e acclamate.
Poiché retta è la parola del Signore *
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia, *
della sua grazia è piena la terra.
Dalla parola del Signore furono fatti i cieli, *
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
Come in un otre raccoglie le acque del mare, *
chiude in riserve gli abissi.
Tema il Signore tutta la terra, *
tremino davanti a lui gli abitanti del mondo,
perché egli parla e tutto è fatto, *
comanda e tutto esiste.
Il Signore annulla i disegni delle nazioni, *
rende vani i progetti dei popoli.
Ma il piano del Signore sussiste per sempre, *
i pensieri del suo cuore per tutte le generazioni.
2 ant. I giusti vivono in eterno;
la loro ricompensa è il Signore.
3 ant. Voi avete lottato per me sulla terra:
io sarò la vostra ricompensa.
II (12-22)
Beata la nazione il cui Dio è il Signore, *
il popolo che si è scelto come erede.
Il Signore guarda dal cielo, *
egli vede tutti gli uomini.
Dal luogo della sua dimora *
scruta tutti gli abitanti della terra,
lui che, solo, ha plasmato il loro cuore*
e comprende tutte le loro opere.
Il re non si salva per un forte esercito *
né il prode per il suo grande vigore.
Il cavallo non giova per la vittoria, *
con tutta la sua forza non potrà salvare.
Ecco, l’occhio del Signore veglia su chi lo teme, *
su chi spera nella sua grazia,
per liberarlo dalla morte *
e nutrirlo in tempo di fame.
L’anima nostra attende il Signore, *
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
In lui gioisce il nostro cuore *
e confidiamo nel suo santo nome.
Signore, sia su di noi la tua grazia, *
perché in te speriamo.
3 ant. Voi avete lottato per me sulla terra:
io sarò la vostra ricompensa.
V. L’anima nostra attende il Signore:
R. è lui il nostro aiuto e il nostro scudo.
PRIMA LETTURA
Dalla prima lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo 13, 1-13
Di tutte le virtù la più grande è la carità
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.
E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla.
E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per essere bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.
La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l’ho abbandonato. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto.
Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!
Responsorio I Gv 4, 16. 7
R. Noi abbiamo creduto all’amore che Dio ha per noi: * Dio è amore: chi sta nell’amore dimora in Dio, e Dio dimora in lui.
V. Amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio.
R. Dio è amore: chi sta nell’amore dimora in Dio, e Dio dimora in lui.
SECONDA LETTURA
Dalla “Esortazione alla verginità” di sant’Ambrogio, vescovo cc. I-II; PL 16, 351-353
Accogliete questi pegni di salvezza e riponeteli sotto l’altare
Quelli che sono invitati ad un convito sono soliti riportare doni. Io essendo stato invitato ad un convito a Bologna, in cui si celebrava la traslazione di un santo martire, ho serbato per voi doni pieni di santità e di grazia. Dei doni ci sono di solito anche nei trionfi dei principi, e questi sono doni trionfali: infatti i trionfi di Cristo, nostro principe, sono le palme dei martiri.
Il nome del martire è Agricola: egli aveva per servo Vitale, il quale ora gli è compagno e collega nel martirio. Andò innanzi il servo per preparare il posto; lo seguì il padrone, certo che per la fede del servo lo avrebbe già trovato pronto. Non lodiamo fatti estranei, poiché il martirio del servo è frutto dell’insegnamento del padrone. Questi insegnò, quegli adempì. Niente però viene sottratto al servo. Come infatti si può sminuire ciò che fu donato da Cristo? Egregiamente lui poi servendo a un uomo imparò come piacere a Cristo (cfr. Gal 1, 10). Il padrone tuttavia ebbe un duplice merito, del magistero nel servo, del martirio in sé. Gareggiarono nel beneficarsi a vicenda, dopo che meritarono di essere eguali. Questo mandò innanzi quello al martirio, quello ve lo chiamò.
Quando san Vitale veniva costretto dai persecutori a negare Cristo ed egli ancor più confessava il Signore Gesù Cristo, e si provavano su di lui tutte le qualità di tormenti, fino a non lasciare sul suo corpo nessun luogo senza ferita, egli innalzò al Signore questa preghiera: “Signore Gesù Cristo, mio Salvatore e mio Dio, ricevi il mio spirito (cfr. Atti 7, 59), poiché già desidero ricevere la corona che mi mostrò il tuo Angelo santo”. E finita la preghiera esalò lo spirito (cfr. Mt 27, 50).
Sant’Agricola era ritenuto di così mite indole, da essere amato anche dagli stessi persecutori; differivano per questo il suo martirio. Ma questo onore dei persecutori, che gli ritardava il martirio, era più doloroso di ogni crudeltà, poiché sant’Agricola non accondiscese ai loro desideri fu crocifisso, così che possiamo capire come le loro lusinghe non fossero ispirate dalla pietà, ma dalla frode. Vollero spaventare il padrone con il supplizio del servo. Ma Cristo mutò in grazia il loro inganno, così che il padrone imitasse il martirio del servo.
Il nome di entrambi era atto al martirio, così da sembrare dai nomi stessi destinati al martirio. Quello si chiamava Vitale, quasi che con il disprezzo di questa vita dovesse acquistarsi la vera vita eterna, questo Agricola, in quanto doveva seminare buoni frutti di grazia spirituale e irrigare con l’effusione del suo sangue le piantagioni dei suoi meriti e di tutte le virtù.
Vi ho dunque recato i doni che raccolsi con le mie mani, cioè i trofei della croce, la cui grazia voi imparate a conoscere nelle opere. Ricevete i doni della salvezza che ora si ripongono sotto i sacri altari.
Responsorio Cfr. Mt 25, 34
R. O santi martiri, nella fragilità della condizione umana avete combattuto: * a voi darò la ricompensa nel regno dei cieli.
V. Venite benedetti dal Padre mio.
R. A voi darò la ricompensa del regno dei cieli.
Inno Te Deum
Orazione come alle Lodi mattutine.
LODI MATTUTINE
Inno
L’aurora inonda il cielo
di una festa di luce
e riveste di porpora
l’arena del martirio.
Il sole di giustizia
trasfigura per sempre
lo strumento di morte
in trofeo di vittoria.
Dai chiodi insanguinati
dei santi protomartiri
germogliano i virgulti
della Chiesa nascente.
Uniti nella gloria,
Agricola e Vitale
annunciano alle genti
il Vangelo di pace.
A te sia lode, o Cristo,
Salvatore e Signore,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
Oppure:
Divinitus sunt inclita
Nomina sibi mystica
Solutione dedita,
Capessunt caeli munera,
Vitalis ut acquireret
Mensuram vitam sanguine,
Agricola ut emeret
Agrum aeterno germine.
Plebs laudes Deo conferat
Bononiensis debitas,
Quae horum sibi corpora
Destinavit egregia.
Se omni cura provida
Custodem illis praebeat
Ut eorum suffragia
Adesse sibi sentiat.
Nunc vos rogamus cernui,
Martyres Dei incliti,
Ut eum deprecemini
Pro nobis eius famulis.
Ut expulsis sceleribus
Cunctis nostris funditus
Mereamur caelestibus
Associari coetibus.
Praesta, Pater piissime,
Patrique compar unice
Cum Spiritu paraclito
Regnans per omne saeculum. Amen.
Oppure un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.
1 ant. I martiri di Cristo nei tormenti
rivolti al cielo, imploravano: Aiutaci, Signore!
SALMO 62, 2-9.
O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco, *
di te ha sete l’anima mia,
a te anela la mia carne, *
come terra deserta, arida, senz’acqua.
Così nel santuario ti ho cercato, *
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita, *
le mie labbra diranno la tua lode.
Così ti benedirò finché io viva, *
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito, *
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.
Nel mio giaciglio di te mi ricordo, *
penso a te nelle veglie notturne,
tu sei stato il mio aiuto; *
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe *
l’anima mia.
La forza della tua destra *
mi sostiene.
Gloria al Padre e al Figlio, *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1 ant. I martiri di Cristo nei tormenti
rivolti al cielo, imploravano: Aiutaci, Signore!
2 ant. Spiriti beati, e voi, o giusti,
cantate un inno a Dio, alleluia.
CANTICO Dn 3, 57-88.56 Ogni creatura lodi il Signore
Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, *
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Benedite, angeli del Signore, il Signore, *
benedite, cieli, il Signore.
Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli, il Signore, *
benedite, potenze tutte del Signore, il Signore.
Benedite, sole e luna, il Signore, *
benedite, stelle del cielo, il Signore.
Benedite, piogge e rugiade, il Signore. *
benedite, o venti tutti, il Signore.
Benedite, fuoco e calore, il Signore, *
benedite, freddo e caldo, il Signore.
Benedite, rugiada e brina, il Signore, *
benedite, gelo e freddo, il Signore.
Benedite, ghiacci e nevi, il Signore, *
benedite, notti e giorni, il Signore.
Benedite, luce e tenebre, il Signore, *
benedite, folgori e nubi, il Signore.
Benedica la terra il Signore, *
lo lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite, monti e colline, il Signore, *
benedite, creature tutte che germinate sulla terra, il Signore.
Benedite, sorgenti, il Signore, *
benedite, mari e fiumi, il Signore.
Benedite, mostri marini e quanto si muove nell’acqua, il Signore, *
benedite, uccelli tutti dell’aria, il Signore.
Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici, il Signore, *
benedite, figli dell’uomo, il Signore.
Benedica Israele il Signore, *
lo lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore, *
benedite, o servi del Signore, il Signore.
Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore, *
benedite, pii e umili di cuore, il Signore.
Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il Signore, *
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Benediciamo il Padre e il Figlio con lo Spirito Santo, *
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Benedetto sei tu, Signore, nel firmamento del cielo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Non si dice il “Gloria”
2 ant. Spiriti beati, e voi, o giusti,
cantate un inno a Dio, alleluia.
3 ant. Coro dei martiri,
lodate il Signore nei cieli.
SALMO 149 Festa degli amici di Dio
Cantate al Signore un canto nuovo; *
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo Creatore, *
esultino nel loro Re i figli di Sion.
Lodino il suo nome con danze, *
con timpani e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo, *
incorona gli umili di vittoria.
Esultino i fedeli nella gloria, *
sorgano lieti dai loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca *
e la spada a due tagli nelle loro mani,
per compiere la vendetta tra i popoli *
e punire le genti;
per stringere in catene i loro capi, *
i loro nobili in ceppi di ferro;
per eseguire su di essi *
il giudizio già scritto:
questa è la gloria *
per tutti i suoi fedeli.
Gloria al Padre e al Figlio, *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3 ant. Coro dei martiri,
lodate il Signore nei cieli.
Lettura breve 2 Cor 1, 3-5
Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra tribolazione perchè possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione con la consolazione con cui siamo consolati noi stessi da Dio. Infatti, come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione.
Responsorio breve
R. I martiri santi * vivono in eterno.
I martiri santi vivono in eterno.
V. La loro ricompensa è il Signore:
vivono in eterno.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
I martiri santi vivono in eterno.
Ant. al Ben.
Degna di lode è la testimonianza dei martiri:
hanno seguito le orme del Cristo,
ora possiedono il premio eterno.
CANTICO DI ZACCARIA Lc 1, 68-79
Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge,
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell’ombra della morte
e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. al Ben.
Degna di lode è la testimonianza dei martiri:
hanno seguito le orme del Cristo,
ora possiedono il premio eterno.
Invocazioni
In unione con i santi martiri uccisi a causa del Vangelo, celebriamo e invochiamo il nostro Salvatore, testimone fedele di Dio Padre:
Ci hai redenti con il tuo sangue, o Signore.
Per i tuoi martiri, che abbracciarono la morte a testimonianza della fede,
– donaci la vera libertà di spirito.
Per i tuoi martiri, che confessarono la fede sino all’effusione del sangue,
– da’ a noi una fede pura e coerente.
Per i tuoi martiri, che seguirono le tue orme sul cammino della croce,
– fa’ che sosteniamo con fortezza le prove della vita.
Per i tuoi martiri, che lavarono le vesti nel sangue dell’Agnello,
– donaci di vincere le seduzioni della carne e del mondo.
Padre nostro.
Orazione
Ci rallegri, Signore, il trionfo dei tuoi santi Vitale e Agricola, fraternamente uniti nel martirio; la loro solidale intercessione ci riempia di forza e di pace nella fede. Per il nostro Signore. Amen.
ORA MEDIA
Salmodia del giorno corrente dal salterio.
TERZA
Ant. Nella dura lotta il Signore diede loro vittoria,
perchè più potente di tutto è il suo amore.
Lettura breve 1 Pt 5, 10-11
Il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo, egli stesso vi ristabilirà, dopo una breve sofferenza, vi confermerà e vi renderà forti e saldi. A lui la potenza nei secoli. Amen!
V. I santi, sperarono nel Signore:
R. in lui trovarono una forza inesauribile.
SESTA
Ant. Hai dato ai tuoi martiri, Signore,
la corona dei giusti e un nome glorioso.
Lettura breve Cfr. Eb 11, 33
I santi in virtù della fede conquistarono regni, esercitarono la giustizia, conseguirono le promesse in Cristo Gesù nostro Signore.
V. Per un poco siete stati nella prova:
R. la vostra sofferenza sarà cambiata in gioia.
NONA
Ant. Chi semina nelle lacrime, mieterà con giubilo.
Lettura breve Sap 3, 1-2a. 3b
Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà. Agli occhi degli stolti parve che morissero: ma essi sono nella pace.
V. Tornano nella gioia del raccolto,
R. cantano i prodigi del Signore.
Orazione
Ci rallegri, Signore, il trionfo dei tuoi santi Vitale e Agricola, fraternamente uniti nel martirio; la loro solidale intercessione ci riempia di forza e di pace nella fede. Per il nostro Signore. Amen.
VESPRO
Inno
Risuoni nella Chiesa
unanime e festoso
il cantico di lode
a Vitale ed Agricola.
Beatissimi martiri,
araldi della fede,
lucenti candelabri
della casa di Dio!
Soci nella passione,
voi scrivete col sangue
lo statuto evangelico
di uguaglianza e di pace.
Con l’inerme potenza
della croce di Cristo
radunate le genti
nella santa Jerusalem.
Sia gloria al Padre altissimo,
al Figlio e al Santo Spirito,
con i cori degli angeli
nei secoli dei secoli. Amen.
Oppure:
Ubi est caritas et dilectio,
ibi sanctorum est congregatio;
ibi nec ira nec indignatio,
sed firma caritas in perpetuum.
Christus descendit mundum redimere,
ut liberaret a morte hominum;
exemplum praebuit suis discipulis,
ut sibi invicem pedes abluerent.
Unanimiter Excelsum imploremus,
ut det pacem clemens nostris in diebus,
jungant fidei speique opus bonum,
ut consortium captemus supernorum. Amen.
Oppure un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.
1 ant. I santi dormono nella pace;
il loro nome vive in eterno.
SALMO 114
Amo il Signore perchè ascolta *
il grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l’orecchio *
nel giorno in cui lo invocavo.
Mi stringevano funi di morte *
ero preso nei lacci degli inferi.
Mi opprimevano tristezza e angoscia †
e ho invocato il nome del Signore: *
«Ti prego, Signore, salvami».
Buono e giusto è il Signore, *
il nostro Dio è misericordioso.
Il Signore protegge gli umili: *
ero misero ed egli mi ha salvato.
Ritorna, anima mia, alla tua pace, *
poichè il Signore ti ha beneficato;
egli mi ha sottratto dalla morte, †
ha liberato i miei occhi dalle lacrime, *
ha preservato i miei piedi dalla caduta.
Camminerò alla presenza del Signore *
sulla terra dei viventi.
1 ant. I santi dormono nella pace;
il loro nome vive in eterno.
2 ant. Questi sono testimoni fedeli,
uccisi per la parola di Dio.
SALMO 115
Ho creduto anche quando dicevo: *
«Sono troppo infelice».
Ho detto con sgomento: *
«Ogni uomo è inganno».
Che cosa renderò al Signore *
per quanto mi ha dato?
Alzerò il calice della salvezza *
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore, *
davanti a tutto il suo popolo.
Preziosa agli occhi del Signore *
è la morte dei suoi fedeli.
Sì, io sono il tuo servo, Signore, †
io sono tuo servo, figlio della tua ancella; *
hai spezzato le mie catene.
A te offrirò sacrifici di lode *
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore *
davanti a tutto il suo popolo,
negli atri della casa del Signore, *
in mezzo a te, Gerusalemme.
2 ant. Questi sono testimoni fedeli,
uccisi per la parola di Dio.
3 ant. Ecco i martiri:
offerti in sacrificio per l’alleanza del Signore,
hanno lavato le vesti nel sangue dell’Agnello.
CANTICO Cfr. Ap 4, 11; 5, 9, 10, 12
Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, *
l’onore e la potenza,
perchè tu hai creato tutte le cose, †
per la tua volontà furono create *
per il tuo volere sussistono.
Tu sei degno, o Signore, di prendere il libro *
e di aprirne i sigilli,
perchè sei stato immolato †
e hai riscattato per Dio con il tuo sangue *
uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione
e li hai costituiti per il nostro Dio un regno di sacerdoti *
e regneranno sopra la terra.
L’Agnello che fu immolato è degno di potenza, †
ricchezza, sapienza e forza, *
onore, gloria e benedeizione.
3 ant. Ecco i martiri:
offerti in sacrificio per l’alleanza del Signore,
hanno lavato le vesti nel sangue dell’Agnello.
Lettura breve 1 Pt 4, 13-14
Carissimi, nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi, perché anche nella rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare. Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo, perché lo Spirito della gloria e lo Spirito di Dio riposa su di voi.
Responsorio breve
R. Siate lieti nel Signore; * esultate, o giusti.
Siate lieti nel Signore; esultate, o giusti.
V. Fedeli di Dio, gridate di gioia;
esultate, o giusti.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Siate lieti nel Signore; esultate, o giusti.
Ant. al Magn.
Agricola è il nome del santo martire,
Vitale suo servo e collega nel martirio.
La loro comune preghiera ci ottenga il regno dei cieli.
CANTICO DELLA BEATA VERGINE (Lc 1, 46-55)
L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. al Magn.
Agricola è il nome del santo martire,
Vitale suo servo e collega nel martirio.
La loro comune preghiera ci ottenga il regno dei cieli.
Intercessioni
Nell’ora in cui Cristo, re dei martiri, offrì per noi la sua vita nella cena pasquale e nell’oblazione cruenta sulla croce, s’innalzi a lui la lode della Chiesa: Noi ti lodiamo e ti adoriamo, Signore.
Noi ti lodiamo e ti adoriamo, o Cristo, causa e modello di ogni martirio, perché ci hai amati sino alla fine, – noi ti lodiamo e ti adoriamo, Signore.
Perché hai chiamato i peccatori pentiti al premio della vita eterna, – noi ti lodiamo e ti adoriamo, Signore.
Perché hai comandato alla tua Chiesa di offrire il sangue della nuova ed eterna alleanza, sparso per la remissione dei peccati, – noi ti lodiamo e ti adoriamo, Signore.
Perché in questo giorno ci hai dato la grazia di perseverare nella fede, – noi ti lodiamo e ti adoriamo, Signore.
Perché hai associato molti fratelli alla tua morte redentrice, – noi ti lodiamo e ti adoriamo, Signore.
Padre nostro.
Orazione
Ci rallegri, Signore, il trionfo dei tuoi santi Vitale e Agricola, fraternamente uniti nel martirio; la loro solidale intercessione ci riempia di forza e di pace nella fede. Per il nostro Signore. Amen.

