Dal vangelo secondo Matteo (Mt 7,6.12-14)
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».
COMMENTO
Gesù incoraggia i discepoli alla porta stretta, alla via angusta, perché è questa che porta alla salvezza. C’è una facilità infelice, molto frequentata, che crea una corrente rassicurante, ma che non mantiene la promessa di felicità. Il discepolato di Cristo è controcorrente, è “stretto e angusto”, è in salita. Vale la pena di costringersi alla via più difficile? Certamente, perché già il cammino con lui nell’impegno è godere di lui, come in paradiso.
PREGHIERA
Sal 121(122)
Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!
Gerusalemme è costruita
come città unita e compatta.
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.
Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi.
Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: «Su te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene.
Preghiamo.
O Padre, che inviti tutti gli uomini
al banchetto pasquale della vita nuova,
concedi a noi di crescere nel tuo amore
passando per la porta stretta della croce,
perché, uniti al sacrificio del tuo Figlio,
gustiamo il frutto della libertà vera.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.