Prima Lettura: Gs 5,9a.10-12 Il popolo di Dio, entrato nella terra promessa, celebra la Pasqua
Salmo Responsoriale : Dal Sal 33 (34) Gustate e vedete com’è buono il Signore.
Seconda Lettura : 2Cor 5,17-21 Dio ci ha riconciliati con sé mediante Cristo.
Vangelo : Lc 15,1-3.11-32 Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita.
Il Padre misericordioso della parabola di Gesù continua a provocarci, nella nostra presunzione di bontà e facilità di giudizio. Nel contesto attuale, segnato dalla guerra, la misericordia sembra la via dei deboli, che non possono difendere né se stessi né gli altri davanti alle aggressioni, davanti all’avanzare del male.
Piuttosto che la misericordia, è meglio esibire minacce credibili, per intimorire e offrire sicurezza. Ma una giustizia esercitata senza misericordia è una profonda iniquità. Solo la misericordia apre al futuro e alla speranza, perché ama l’altro nella sua miseria, e per questo è liberatoria. Solo la misericordia è sicurezza e pace, perché l’altro e la sua realizzazione mi sta a cuore e non mi è indifferente la sua situazione e la sua prova.
Avere ignorato le esigenze della misericordia ha reso i nostri cuori insensibili e per questo ci ha impauriti e convinti che indifferenti e impietosi saremo più capaci di raggiungere i nostri obiettivi. Invece siamo diventati più soli.
Solo la misericordia raggiunge gli obiettivi più importanti della nostra vita, perché ci unisce gli uni agli altri, ci libera dal male e dal rancore e ci permette di servirci delle cose per il bene senza asservircene.
Che spreco di vita e di risorse vivere senza misericordia, che inganno disprezzare la sola occasione di riuscire nella nostra vita, somigliando a Dio che è amore.