Meditazione sul vangelo del giorno

Giovedì XXII settimana

chi rimane in me ed io in lui porta molto frutto

Dal vangelo secondo Luca (Lc 5,1-11)

Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone:
«Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca».
Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano.

COMMENTO

Prendere il largo è sempre un gesto coraggioso, perché allontana dalle sicurezze della riva. Prendere il lago stanchi e frustrati per il fallimento appena vissuto è da violenza. Ci vuole un “ma” potente, per forzarsi dopo la delusione e per rischiare in acque profonde. Pietro ha trovato il suo “ma”, nella parola di Gesù, che incoraggia e che rinfranca. Non ci sono altre speranze umane capaci di questa libertà: solo la promessa di Dio.

PREGHIERA
Salmo 107(108)

Saldo è il mio cuore, o Dio,
saldo è il mio cuore.
Voglio cantare, voglio inneggiare:
svégliati, mio cuore,
svegliatevi, arpa e cetra,
voglio svegliare l’aurora.

Ti loderò fra i popoli, Signore,
a te canterò inni fra le nazioni:
grande fino ai cieli è il tuo amore
e la tua fedeltà fino alle nubi.

Innàlzati sopra il cielo, o Dio;
su tutta la terra la tua gloria!
Perché siano liberati i tuoi amici,
salvaci con la tua destra e rispondici.

Nell’oppressione vieni in nostro aiuto,
perché vana è la salvezza dell’uomo.
Con Dio noi faremo prodezze,
egli calpesterà i nostri nemici.

Preghiamo.

Guarda con paterna bontà, Dio onnipotente,
la debolezza dei tuoi figli,
e a nostra protezione e difesa
stendi il tuo braccio invincibile,
e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo
senza il tuo aiuto, soccorrici con la tua grazia,
perché riprendiamo vita e,
fedeli ai tuoi comandamenti,
possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere.

Per Cristo nostro Signore. Amen.

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