Meditazione sul vangelo del giorno

Giovedì XXVIII settimana

Chi rimane in me ed io in lui porta molto frutto

Dal vangelo secondo Luca (11,47-54)

In quel tempo, il Signore disse:
«Guai a voi, dottori della Legge,
che avete portato via la chiave della conoscenza;
voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito».

COMMENTO

C’è una conoscenza delle cose divine che non serve, perché non cambia il cuore. È il nostro atteggiamento quando pur avendo una frequentazione della Parola di Dio ugualmente non la accogliamo davvero. Sappiamo forse finanche citarla esattamente, senza però sentirne l’appello alla conversione. Ma ancora più grave è che pur avendo conoscenza delle cose del Signore, le abbiamo taciute agli altri, impedendo al Signore di parlare loro. Abbiamo taciuto, abbiamo smentito la Parola, ed essa non ha potuto risuonare nel cuore degli altri. Quanto è importante che invece noi siamo al servizio dell’invito di Dio a godere del suo Regno.

PREGHIERA
Salmo 21(22)

Tu, Signore, non stare lontano,
mia forza, vieni presto in mio aiuto.

Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli,
ti loderò in mezzo all’assemblea.

Lodate il Signore, voi suoi fedeli,
gli dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe,
lo tema tutta la discendenza d’Israele;

perché egli non ha disprezzato
né disdegnato l’afflizione del povero,
il proprio volto non gli ha nascosto
ma ha ascoltato il suo grido di aiuto.

Io vivrò per lui, lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene;

annunceranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno:
«Ecco l’opera del Signore!».

Preghiamo.

O Padre,
che hai nascosto la tua verità ai dotti e ai potenti
e l’hai rivelata ai piccoli,
donaci, nel tuo Spirito, un cuore di fanciulli,
per conoscere ed annunciare
la tua Parola di salvezza,
poiché nel disegno della tua provvidenza
tu hai bisogno anche degli uomini
per rivelarti al mondo.

Per Cristo nostro Signore. Amen.

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