Meditazione sul vangelo del giorno

LUNEDÌ II AVVENTO

Vieni, Signore, non tardare

Dal vangelo secondo Luca (5,17-26)

Un giorno Gesù stava insegnando.
Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato,
cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza.

Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?». Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio.

Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».

COMMENTO

Gesù è l’autore del rinnovamento del mondo, anche della nostra vita. Riconciliando a sé ciò che per il peccato si era allontanato, riporta tutta la Creazione alla sua prima origine: vitale, pacifica, bella. I nostri occhi, illuminati dalla fede, sono in grado di riconoscere l’azione di Cristo, di stupirsi per la bellezza della sua opera. La vediamo in ogni cura del più debole e in ogni misericordia; rifulge in ogni riconciliazione e giustizia; appare in ogni vera comunione. Così il mondo torna alla sua bellezza originaria, e noi con lui.

PREGHIERA
Salmo 103(104)

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Sei rivestito di maestà e di splendore,

avvolto di luce come di un manto,
tu che distendi i cieli come una tenda,

Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.

Tutti da te aspettano
che tu dia loro cibo a tempo opportuno.

Tu lo provvedi, essi lo raccolgono;
apri la tua mano, si saziano di beni.

Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.

Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.

Voglio cantare al Signore finché ho vita,
cantare inni al mio Dio finché esisto.

A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore.

Scompaiano i peccatori dalla terra
e i malvagi non esistano più.
Benedici il Signore, anima mia. Alleluia.

Preghiamo.

Dio onnipotente ed eterno,
ammirabile in tutte le opere del tuo amore,
illumina i figli da te redenti
perché comprendano che,
se fu grande all’inizio la creazione del mondo, ben più grande, nella pienezza dei tempi,
fu l’opera della nostra redenzione,
nel sacrificio pasquale di Cristo Signore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

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