Meditazione sul vangelo del giorno

Martedì della XX settimana

chi rimane in me ed io in lui porta molto frutto

Dal vangelo secondo Matteo (Mt 19,23-30)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli.
Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago,
che un ricco entri nel regno di Dio».
A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano:
«Allora, chi può essere salvato?».
Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini,
ma a Dio tutto è possibile».

 

COMMENTO

Nella ricchezza è insito un pericolo serio per la vita spirituale di ogni uomo, quello di rendersi autosufficienti, grazie alle proprie risorse. Chi può permettersi quello che vuole diventa arrogante, nei confronti di Dio e dei fratelli, per cui non ha più bisogno di nessuno. In questo delirio di sufficienza, l’uomo prede se stesso ovvero la relazione, che invece il bisogno rende indispensabile. Diventa allora difficile, anzi paradossale che “l’uomo che può” si dichiari dinanzi a Dio bisognoso. Eppure anche in quella durezza che è l’autosufficienza Dio è capace di penetrare, di fare breccia.

 

PREGHIERA 
Salmo 48(49)

Questa è la via di chi confida in se stesso,
la fine di chi si compiace dei propri discorsi.

Come pecore sono destinati agli inferi,
sarà loro pastore la morte;
scenderanno a precipizio nel sepolcro,
svanirà di loro ogni traccia,
gli inferi saranno la loro dimora.

Certo, Dio riscatterà la mia vita,
mi strapperà dalla mano degli inferi.

Non temere se un uomo arricchisce,
se aumenta la gloria della sua casa.
Quando muore, infatti, con sé non porta nulla
né scende con lui la sua gloria.
Anche se da vivo benediceva se stesso:
«Si congratuleranno, perché ti è andata bene»,
andrà con la generazione dei suoi padri,
che non vedranno mai più la luce.

Nella prosperità l’uomo non comprende,
è simile alle bestie che muoiono.

Preghiamo.

O Dio, nostra forza e nostra speranza,
senza di te nulla esiste di valido e di santo;
effondi su di noi la tua misericordia
perché, da te sorretti e guidati,
usiamo saggiamente dei beni terreni
nella continua ricerca dei beni eterni.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

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