La sapienza è quella virtù che sa dare il giusto valore alle cose, in vista del loro fine. È ciò che ci fa scegliere gli strumenti migliori per quello che vogliamo fare, ciò che ci fa distribuire l’impegno nel tempo per raggiungere il nostro obiettivo, ciò che ci fa scartare ciò che ci ostacola o ci svia dal nostro scopo.
Se accogliamo il Vangelo e crediamo alla meta che il Signore ci pone davanti, cerchiamo di essere saggi in vista della bellezza della vita eterna per non mancare l’appuntamento.
Davanti a noi c’è una festa di nozze, la gioia che guarda al futuro con la serenità tipica dei giovani, che si sposano avendo tutta la vita davanti, forti dell’amore, pronti a generare la vita.
Davanti a noi c’è il Signore, che ci viene incontro per realizzare la nostra gioia. Scegliamo adesso ciò che ci permetterà di godere quella festa, scegliamo adesso ciò che ci farà “aprire la porta”, perché ne va della nostra felicità. E mentre siamo in attesa, non siamo privi della gioia, perché sappiamo benissimo che ogni festa comincia già nella sua preparazione: si annuncia e si anticipa nel momento stesso in cui la si prepara, perché mentre detta le priorità e le azioni della nostra vita, pervade anche il sentimento, cattura il pensiero, facendola iniziare già adesso.
Prima Lettura Sap 6,12-16 La sapienza si lascia trovare da quelli che la cercano.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 62 Ha sete di te, Signore, l’anima mia.
Seconda Lettura 1 Ts 4,13-18 forma breve 4, 13-14 Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti
Vangelo Mt 25,1-13 Ecco lo sposo! Andategli incontro!
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