Non distogliere lo sguardo dai poveri

VII GIORNATA MONDIALE DEI POVERI

proposte liturgiche per valorizzare la celebrazione del giorno del Signore

Giornata mondiale dei poveri (XXXIII domenica del tempo ordinario)

 

(Per gli altri strumenti di santificazione del giorno del Signore visita la pagina dell’Ufficio liturgico)

Obiettivo della giornata mondiale
Nella lettera apostolica Misericordia et Misera, al termine del Giubileo straordinario della Misericordia, il papa ha fissato le linee dell’iniziativa che ha chiamato Giornata Mondiale dei poveri.

Alla luce del “Giubileo delle persone socialmente escluse”, mentre in tutte le cattedrali e nei santuari del mondo si chiudevano le Porte della Misericordia, ho intuito che, come ulteriore segno concreto di questo Anno Santo straordinario, si debba celebrare in tutta la Chiesa, nella ricorrenza della XXXIII Domenica del Tempo Ordinario, la Giornata mondiale dei poveri. Sarà la più degna preparazione per vivere la solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, il quale si è identificato con i piccoli e i poveri e ci giudicherà sulle opere di misericordia (cfr Mt 25,31-46). Sarà una Giornata che aiuterà le comunità e ciascun battezzato a riflettere su come la povertà stia al cuore del Vangelo e sul fatto che, fino a quando Lazzaro giace alla porta della nostra casa (cfr Lc16,19-21), non potrà esserci giustizia né pace sociale. Questa Giornata costituirà anche una genuina forma di nuova evangelizzazione (cfr Mt 11,5), con la quale rinnovare il volto della Chiesa nella sua perenne azione di conversione pastorale per essere testimone della misericordia (MM 21).

Vorrei sottolineare alcune note che ci permettono di dare rilevo all’iniziativa all’interno del Giorno del Signore e alle sue peculiarità.

  • Preparazione alla solennità di Cristo Re.
    Riconosciamo che l’iniziativa della Giornata dei Poveri non è una occasione a se stante, sganciata dal cammino ecclesiale segnato dal ritmo dell’anno liturgico.
    La XXXIII domenica, che precede la solennità di Cristo Re, ci riporta ai racconti evangelici “finali”, conclusivi della vicenda umana, che annunciano la transitorietà del mondo e la tensione verso l’incontro con il Figlio dell’uomo. L’attenzione ai poveri si inserisce in questo contesto, e ci aiuterà a disvelare il vero valore delle cose e della storia.
  • Riflessione sulla povertà, cuore del Vangelo
    L’annuncio evangelico della salvezza ci dice che siamo amati da Dio per sua misericordia, prima e indipendentemente dalla nostra bravura e dai nostri successi. Di questa precedenza della misericordia, l’amore di colui che ci ha amati per primi (1Gv 4,10), ne sono consapevoli prima e con più efficacia i poveri, perché sanno per esperienza di non avere meritato nulla e di non poter pretendere alcunché. Così i discepoli sono chiamati ad avere stima della povertà, nello spirito delle Beatitudini (Mt 5,3) e a diventare loro stessi poveri (Lc 12,33), nel distacco dalle cose che vince ogni falsa sicurezza e aiuta a confidare in Dio.
  • Promozione della giustizia e della pace.
    La presenza dei poveri e dei mendicanti alle porte della nostra esistenza chiede alla Chiesa di annunciare il Regno di Dio, la sua giustizia e la sua pace, anche con una premura verso i poveri che come Lazzaro chiedono di non essere ignorati e scartati.
  • Nuova evangelizzazione.
    I tratti della nuova evangelizzazione (EG 24) li riconosciamo nelle iniziative che vogliamo prendere verso i poveri, nell’accompagnamento e nel coinvolgimento che sapremo esprimere, nei frutti di bene e di salvezza che sapremo riconoscere crescendo la loro inclusione sociale ed ecclesiale, come pure nella nostra conversione, e nel festeggiare, nella lode e nella benedizione a Dio che tutti salva nel suo abbraccio e che raduna la sua chiesa con tutti gli uomini.
    La liturgia eucaristica, fonte e culmine della vita della Chiesa (SC 10) attende che la comunità si raduni e ringrazi il Padre celeste per la Redenzione compiuta dal Cristo Signore, anche attraverso le iniziative di carità e di inclusione sociale che i fedeli hanno potuto esprimere, grazie a Dio. Da questa esperienza religiosa nella liturgia eucaristica, la Chiesa riparte, decisa e rimotivata nell’urgenza di annunciare il Regno di Dio anche nei gesti e nelle iniziative verso i poveri.

Alla luce delle intenzioni di papa Francesco che stanno alla base di questa giornata mondiale dei poveri, l’Ufficio Liturgico Diocesano si propone di aiutare le comunità cristiane con alcune indicazioni, suggerimenti, incoraggiamenti per dare valore a questa iniziativa di evangelizzazione.

 

Tema delle letture domenicali 2023
La Scrittura ci aiuta a comprendere il tempo presente come il tempo dell’impegno, del lavoro secondo la volontà del Signore, padrone di ogni cosa.  Corrispondere alla sua volontà nell’impegno è il nostro cammino di perfezione (1a lettura). Il Giudizio, infatti, sarà proprio nel riconsegnare ciò che avremo fatto in corrispondenza alla volontà di bene del Signore, grati della fiducia, avendo condiviso quella stessa volontà (Vangelo). Non possiamo non riconoscere anche la premura verso il povero come parte integrante di questa volontà del Signore, per la quale non dobbiamo perdere tempo: non sappiamo infatti quanto tempo abbiamo e quando dovremo interromperci (2a lettura) 

 

Tema della giornata mondiale 2023
Con il titolo “non distogliere lo sguardo dal povero” il messaggio del papa ci invita non girare lo sguardo e a ignorare le diverse povertà che ci circondano, da quelle solite a quelle più recenti, per colpa della guerra e di nuovi squilibri sociali. L’esempio di Tobi che nel libro di Tobia invita il figlio a cercare poveri con cui condividere il pranzo festivo diventa un prezioso invito a condividere la festa con coloro che sono in difficoltà, vincendo la tentazione di ridurre a sola elemosina la nostra carità. Il coinvolgimento con i poveri invece deve essere il nostro obiettivo, per vincere isolamento e dispersione.

 

Suggerimenti per la S. Messa
La Messa è il segno dell’unità che Dio vuole realizzare con tutta l’umanità. Siamo però consapevoli che non tutti sono giunti alla fede nel Signore Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo. I tempi per realizzare il suo Regno li conosce solo il Padre (At 1) e forzarli per nostro arbitrio non è detto che sia saggio e rispettoso del cammino di fede di tutti. Si valuti bene, a seconda della sensibilità delle persone, se sia il caso di invitare alla Messa persone che non sono credenti.

Durante il rito eucaristico si suggerisce:

  • una monizione introduttiva, che collega il Giorno del Signore alla giornata mondiale dei poveri e introduca all’atto penitenziale.
  • un formulario di preghiera dei fedeli.
  • una benedizione degli operatori di carità, che vuole incoraggiare tutti a servire il Signore nel soccorso ai poveri.
  • una processione dei doni all’altare che valorizzi la raccolta di generi di aiuto e di soccorso per le attività di carità della parrocchia.

 

Monizione introduttiva

Fratelli carissimi, il Signore Gesù Cristo ci ha santificato con il suo sangue e ci ha resi degni di stare alla presenza del Padre, commensali alla sua tavola.
Questa nostra assemblea radunata attorno al Signore risorto è profezia dell’ultimo giorno, quando il Signore chiamerà i giusti a partecipare al suo Regno.
In questo giorno, in cui cade la giornata mondiale dei poveri, sentiamo questo richiamo alla giustizia come un incoraggiamento a vincere l’esclusione dei poveri e a perseguire una autentica fraternità.
Il messaggio del papa per questo giorno ci invita a “non distogliere lo sguardo dai poveri”, ad averli presenti nella preghiera e nelle iniziative della nostra vita per condividere con loro la gioia, in attesa di condividere in pienezza anche la salvezza che Cristo ci ha portato.

 

Preghiera dei fedeli
Fratelli carissimi, supplichiamo Dio nostro Padre che incessantemente raduna i suoi figli, li accoglie nella sua famiglia in attesa di introdurli nel suo regno.
Diciamo insieme: Ascoltaci, Signore.

Per la santa Chiesa di Dio:  accolga l’umanità intera che il Padre raduna nel suo Regno e coltivi la fede di tutti con amore materno finché cresca alla sua piena maturità. Preghiamo.

Per il nostro papa Francesco, per il nostro vescovo Matteo, per tutti i ministri della Chiesa: nel loro ministero esercitino la tenerezza di Dio verso tutti i tribolati. Preghiamo.

Per i poveri che bussano alle porte del nostro cuore: ci trovino disponibili a passare da occasionali forme di beneficenza all’esercizio di una autentica fraternità. Preghiamo.

Per quanti hanno perso la speranza nel Regno dei cieli, a causa delle delusioni della vita o di ideologie materialiste: si lascino incoraggiare dalla testimonianza dei credenti e pongano le loro attese di bene e di giustizia nel Signore che viene. Preghiamo.

Per la pace nei luoghi di conflitto attualmente in corso: lo sdegno di tutti muova gli organismi internazionali e gli stati a cercare una tregua che liberi i deboli ed indifesi da ulteriori sciagure e rovine. Preghiamo.

Orazione conclusiva.
La tua misericordia accompagni i tuoi figli, o Padre, e secondo la promessa del Vangelo trovino soccorso quanti confidano nella tua benevolenza. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

Benedizione degli operatori della Carità.
Si suggerisce di coinvolgere gli operatori della Carità, impegnati nei centri di ascolto, nelle accoglienze per i migranti, nella promozione sociale e culturale degli stranieri, nella visita ai malati e agli anziani, ecc. perché al termine dell’omelia ricevano una benedizione, (cfr. Benedizionale n° 313 p.152).

L’intento è quello di incoraggiare con la grazia divina l’impegno di quanti si dedicano sotto varie forme ai poveri, come segno dell’impegno di tutta la comunità cristiana.

Monizione
Dio Padre chiama tutti alla giustizia, che per i suoi figli si chiama «fraternità». Volendo corrispondere al comandamento dell’amore, dobbiamo riconoscere che il soccorso al povero si compie non con esercizi occasionali di beneficenza ma con la costruzione di una familiarità con tutti, senza scartare nessuno, promuovendo il ruolo di tutti nella società.

I poveri d’altro canto ci offrono la benedizione di Dio, perché ci annunciano il Vangelo, testimoniando l’ingiustizia del mondo, la fragilità dell’uomo, l’urgenza dell’amore, la verità del giudizio finale, la comunione come anticipo del cielo.

Per questo motivo ringraziamo di cuore quanti, seguendo l’ispirazione e l’esempio del Signore Gesù, esercitano questa prossimità a nome di tutta la comunità cristiana e vogliamo accompagnarli con la nostra preghiera e la nostra intercessione. Essi d’altro canto non sono eroi, e sanno di aver bisogno della simpatia e della preghiera di tutti.

Preghiera di benedizione
Benedetto sei tu, Signore di infinita misericordia, che nel tuo Figlio nato dalla Vergine Maria, ci hai dato il modello e il comandamento dell’amore. Effondi l’abbondanza delle tue benedizioni su questi tuoi figli che si offrono per il soccorso dei fratelli; riempili del tuo Spirito, perché nelle varie necessità della vita adempiano con tutto il cuore il loro volenteroso proposito e manifestino la sollecitudine della Chiesa. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Processione dei doni all’altare.
Se è possibile, è bene che, sollecitati dalla settimana precedente, la raccolta delle offerte esprima il desiderio della Chiesa di soccorrere i poveri della propria comunità. Si potranno portare all’altare e collocare nei pressi di esso i generi alimentari ed altre cose che possono servire per la vita di carità della comunità. Conviene che i vari gruppi parrocchiali che si occupano di iniziative solidali abbiamo un loro rappresentante che porti all’altare ciò che serve per i poveri, i malati, gli stranieri che soccorrono.

Si evitino però cose troppo ingombranti, che non si sappia dove collocare presso l’altare, come pure cose finte, solo simboliche, privilegiando invece la preparazione accurata di questo momento.

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