Meditazione sul vangelo del giorno

Venerdì della XXIX settimana

Come mai questo tempo non sapete valutarlo?

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 12,54-59):

In quel tempo, Gesù diceva alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto? Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».

COMMENTO

Il vangelo di oggi ci presenta due temi: la lettura dei segni dei tempi e la riconciliazione fraterna. Riflettiamo sul primo. Il Concilio Vaticano II sviluppò una teologia dei segni dei tempi come base del dialogo della Chiesa con il mondo e del Vangelo con l’uomo d’oggi. Occorre saper guardare e vedere gli eventi alla luce della fede, perché il Regno di Dio è già presente e opera tra di noi. È presente e opera nei gesti di liberazione, speranza e solidarietà tra uomini, gruppi, chiese e nazioni; in tanti uomini e donne che amano il povero, il malato, il profugo e dedicano loro la propria vita; nella fedeltà degli sposi e negli occhi che piangono con chi soffre; in tutti gli operatori di pace e in chi cerca Dio con cuore sincero. Piuttosto che piangere sulla nequizia dei tempi osservando l’antico albero della civiltà cristiana abbattuto dalla tempesta, ascoltiamo l’impercettibile mormorio della foresta ancora senza nome che sta nascendo sotto il nostro naso.

PREGHIERA
Salmo 33

Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.

Cantate al Signore un canto nuovo,
con arte suonate la cetra e acclamate,
perché retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.

Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.
Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.

Come in un otre raccoglie le acque del mare,
chiude in riserve gli abissi.
Tema il Signore tutta la terra,
tremino davanti a lui gli abitanti del mondo,

perché egli parlò e tutto fu creato,
comandò e tutto fu compiuto.
Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.

Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.

Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini;
dal trono dove siede
scruta tutti gli abitanti della terra,

lui, che di ognuno ha plasmato il cuore
e ne comprende tutte le opere.
Il re non si salva per un grande esercito
né un prode scampa per il suo grande vigore.

Un’illusione è il cavallo per la vittoria,
e neppure un grande esercito può dare salvezza.
Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,

per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.

È in lui che gioisce il nostro cuore,
nel suo santo nome noi confidiamo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.

 

Preghiamo

Ti lodiamo, Padre,
perché Gesù oggi ci invita a interpretare il tempo presente,
scoprendo così le tracce del tuo passaggio amoroso
attraverso la storia umana..
Anche oggi è il giorno della tua visita per mezzo di Gesù.
Grazie perché ci dai quest’ora di grazia e di salvezza.
Amen

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