Meditazione sul vangelo del giorno

VENERDÌ III DI PASQUA

L'anima mia ha sete del Signore

Dal vangelo secondo Giovanni (6,52-59)

In quel tempo, Gesù disse:
«In verità, in verità io vi dico: se non mangiate
la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue,
non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue
ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.

Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre,
così anche colui che mangia me vivrà per me.

COMMENTO

La carne e il sangue di Gesù sono la sua vita consumata e dispersa per amore nostro. Quando noi scegliamo di nutrirci di lui, noi stiamo decidendo di alimentarci di quel sacrificio, di quella logica, di quell’esito perché diventi nostro e formi la nostra vita e il nostro destino. Scegliamo lui, per vivere di lui, perché la sua è la vita divina che anima la trinità: quella dell’amore che si consuma per la generazione dell’altro.

PREGHIERA
Sal 22(23)

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.

Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia,
mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.

Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.

Preghiamo.
Signore Gesù Cristo,
che nel mirabile sacramento dell’eucaristia
ci hai lasciato il memoriale della tua pasqua,
fa che adoriamo con viva fede
il santo mistero del tuo corpo e del suo sangue
per sentire sempre in noi
i benefici della redenzione.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

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