Meditazione sul vangelo del giorno

5 GENNAIO

Veniva nel mondo la luce vera

Dal vangelo secondo Giovanni (1,43-51)

In quel tempo Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro,
disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità».
Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

COMMENTO

Cosa fa di Natanaele un israelita che non mente? La sua professione di fede. Egli dice la verità quando chiama Gesù il “re di Israele”, “il Figlio di Dio”. Quando Gesù si troverà davanti a Pilato, provocato sulla sua identità regale, lì la verità verrà taciuta dal sarcasmo della diffidenza, che si crede arguta quando domanda: “che cos’è la verità?”. Ma qui, in questo inizio del Vangelo, l’acclamazione del vero israelita è autentica, sincera, immediata. E Gesù la riceve e a differenza del dialogo con Pilato, dove egli tace, qui parla e rivela: lui è il Figlio dell’uomo, servito dagli angeli secondo la profezia di Daniele; lui è l’inviato del Padre per esercitare la sua regalità sul mondo, e richiamare ogni cosa alla sua autorità.

Lui è venuto nel mondo anche per farsi riconoscere da noi come il nostro Dio e Signore, con la professione della nostra fede e la professione della nostra vita. Diciamo la verità, siamo onesti: Gesù è il Signore.

PREGHIAMO
Salmo 99(100)

Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia
presentatevi a lui con esultanza.

Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.

Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome.

Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.

Preghiamo.

O Dio, che nella nascita del tuo unico Figlio
hai dato mirabile principio alla nostra redenzione,
rafforza la fede del tuo popolo,
perché sotto la guida del Cristo
giunga alla mèta della gloria eterna.
Egli vive e regna, nei secoli dei secoli. Amen.

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