Meditazione sul vangelo del giorno

Venerdì XVII settimana

chi rimane in me ed io in lui porta molto frutto

Dal vangelo secondo Matteo (13,54-58)

In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria,
insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva:
«Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi?
Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua».
E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.

COMMENTO

L’accoglienza di Gesù è vincolata alla disponibilità del cuore a lasciarsi sorprendere da lui. Una presunzione nei suoi confronti finisce inevitabilmente per impedirne l’accoglienza. Per i suoi concittadini di Nazaret è la sua origine, per noi può essere un messaggio dato per scontato, oppure l’equivalenza del vangelo con alcune espressioni deteriori della chiesa… Lasciamoci invece ancora stupire dal Vangelo di Gesù Cristo, che non smette di avere parole di vita per noi.

PREGHIERA
Salmo 144(145)

O Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome
in eterno e per sempre.

Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode;
senza fine è la sua grandezza.

Fedele è il Signore in tutte le sue parole
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.

Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa
e tu dai loro il cibo a tempo opportuno.
Tu apri la tua mano
e sazi il desiderio di ogni vivente.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.

Appaga il desiderio di quelli che lo temono,
ascolta il loro grido e li salva.
Il Signore custodisce tutti quelli che lo amano,
ma distrugge tutti i malvagi.

Canti la mia bocca la lode del Signore
e benedica ogni vivente il suo santo nome,
in eterno e per sempre.

Preghiamo.

O Padre, che nel Cristo tuo Figlio
ci hai dato l’unico maestro di sapienza
e il liberatore dalle potenze del male,
rendici forti nella professione della fede,
perché in parole e opere proclamiamo la verità
e testimoniamo la beatitudine
di coloro che a te si affidano.

Per Cristo nostro Signore. Amen.

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