«Date a Cesare quel che è di Cesare!». Questa espressione evangelica è diventata proverbiale, come il dovere di giustizia, di dare a ciascuno il suo: al potere politico quello che gli compete e a Dio quello che gli compete. Noi usiamo questo detto proverbiale per indicare una certa dignità, autonomia, svincolo del potere civile rispetto a quello religioso, ma in Gesù questa espressione vuol dire altro. Se Cesare, l’imperatore pagano, ha una sua autorità per la quale ha il diritto di esigere la tassa, anch’egli però è creatura di Dio, gli appartiene e deve lui stesso a Dio quello che gli spetta. E noi pure, che abbiamo in più la sorte di conoscere questa appartenenza e di saperla liberatoria, vogliamo esprimere la nostra appartenenza a Dio con il servizio che egli ci chiede, per la costruzione del suo regno.
Prima Lettura Is 45,1.4-6 Ho preso Ciro per la destra per abbattere davanti a lui le nazioni.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 95 R. Grande è il Signore e degno di ogni lode.
Seconda Lettura 1 Ts 1,1-5b Mèmori della vostra fede, della carità e della speranza
Vangelo Mt 22,15-21 Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio
- Foglio letture (XXIX anno A)
- Preghiera dei fedeli (domenica XXIX del tempo ordinario)
- Giorno del Signore in famiglia XXIX domenica (anno A)
- Vangelo per i bimbi
- Liturgia delle ore XXIX domenica dell’anno A (I del salterio)
- Commento alle letture del giorno
Nella Chiesa, in questa domenica concorre anche la GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE, a memoria e incremento dell’impegno missionario di tutti i discepoli di Cristo:
Alcuni suggerimenti:
* Messaggio di papa Francesco per la giornata: Cuori ardenti, piedi in cammino (Cfr. Lc 24,13-35)
* Iniziative di animazione e di formazione per la Giornata Missionaria 2023
* Veglia missionaria a Bologna Sabato 21 ottobre ore 21 in Cattedrale
Durante il mese di ottobre si consiglia di celebrare secondo il formulario per l’evangelizzazione dei popoli (MR p. 882-883), quando il calendario lo consente.