Vivere il Giorno del Signore

DOMENICA VI DI PASQUA. Anno B

Strumenti per la santificazione del giorno festivo in famiglia e in parrocchia

Prima Lettura At 10, 25-27. 34-35. 44-48 Anche sui pagani si è effuso il dono dello Spirito Santo.

Salmo Responsoriale Dal Salmo 97 R. Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

Seconda Lettura 1 Gv 4, 7-10 Dio è amore.

Vangelo Gv 15, 9-17 Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.

L’amore è la parola più abusata e confusa del nostro vocabolario, usata indistintamente per il gelato, per il cane e per il figlio. È la giustificazione alle cose più nobili e alle cose più abbiette. Gesù non ha paura di usare la parola “Amore” e di insegnare con le parole e con l’esempio cosa sia ciò che noi cerchiamo avidamente e che solo ci può saziare. «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici».

Egli ha dato la vita per noi sulla croce e per questo ci ha chiamato amici e ci ha amato.

Ma la perfezione dell’amore è tale quando è anche corrisposta, per cui davanti alla croce di Gesù rimane l’attesa della nostra risposta. Unidirezionale, l’amore è sprecato; ricambiato è esperienza divina. Dio infatti è amore, è offerta della propria vita, effusione dello Spirito del Padre al Figlio e viceversa.

Davanti alla croce di Cristo siamo dunque noi a rispondere al suo dono per rendere l’amore perfetto, per compiere la nostra vita umana e partecipare della natura divina. Consumiamoci anche noi per Gesù Cristo, obbedendo alla sua parola non per costrizione, ma per esprimere il nostro amore.


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