Vivere il Giorno del Signore

DOMENICA 4 OTTOBRE, S. PETRONIO (dentro la città di Bologna)

Strumenti per la santificazione del giorno festivo in famiglia e in parrocchia

La festa di san Petronio si celebra fin dal 1141 per decreto del vescovo Enrico. Successivamente Bologna lo dichiarò suo Patrono e gli dedicò il massimo tempio cittadino, iniziato nell’anno 1390 su progetto di Antonio di Vincenzo. Questo ottavo vescovo di Bologna, inserito col titolo di santo nell’Elenco Renano, è divenuto l’emblema della nostra tradizione civica ed ecclesiale. Di lui rendono testimonianza due scrittori del V secolo: Eucherio di Lione, che lo paragona ai grandi vescovi dell’epoca, e Gennadio di Marsiglia. Esercitò l’episcopato probabilmente dal 432 al 450. Il capo di san Petronio per volere di Benedetto XIV è custodito dal 1743 nella basilica omonima. Sul muro esterno della cappella dell’insigne reliquiario si legge “pone lapidem Felsinae thesaurus” (dietro la lapide è il tesoro di Felsina). Le altre reliquie, custodite da sempre in S. Stefano, furono traslate nella sua basilica nel 2000.

Prima Lettura Is 61,1-3 Il Signore mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai poveri.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 15 Sei tu, Signore, l’unico mio bene.
Seconda Lettura Rm 12,3-13 Abbiamo doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi.
Vangelo Mt 23,8-12 Il più grande tra voi sia vostro servo.

Le letture delineano il ruolo del vescovo nella vita della Chiesa locale, come pure la missione dei fedeli uniti a lui.
Egli è eletto e consacrato dallo Spirito, per rendere presente l’azione del Messia di annunciare efficacemente il vangelo, soprattutto a quanti sono più poveri. Ma è tutto il corpo ecclesiale, unito al suo vescovo, secondo la varietà dei doni e dei carismi dello Spirito, ad interagire nella città degli uomini per la costruzione del Regno di Dio. A rendere tutti figli dell’unico Padre, tutti discepoli dell’unico Maestro, tutti fratelli nell’unico Spirito concorre il ministero episcopale, di Petronio nel suo tempo e oggi del nostro vescovo Matteo.


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