“Dove abiti?” È la domanda dei discepoli che, sentita l’indicazione del Battista, hanno seguito e raggiunto Gesù. Cosa vogliono? Stare con lui, sapere dove trovarlo e fermarsi nella familiarità con lui.
C’è un Gesù pubblico, che agisce e parla lungo la strada, annunciando il regno, ma poi c’è una aspirazione a fermarsi con lui, a casa sua, perché la salvezza non è raccogliere un insegnamento o essere spettatori di un miracolo, bensì la comunione con lui.
A questa aspirazione di intimità e di familiarità con lui tendiamo anche noi, che ascoltiamo la stessa indicazione del Battista e intercettiamo lo stesso Signore Gesù. Anche a noi egli offre di fermarci nella sua casa e di crescere nel legame con lui, perché diventi sempre più significativo.
“Venite e vedrete” è l’invito che continua a risuonare per i discepoli di tutti i tempi. Dal momento che il Verbo eterno è venuto ad abitare in mezzo a noi, egli incoraggia a raggiungerlo e a fermarsi presso di lui, per riconoscere nell’esperienza di comunione con lui e con i fratelli che il regno di Dio è iniziato.
Prima Lettura 1 Sam 3, 3b-10. 19 Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta
Salmo Responsoriale Dal Salmo 39 R. Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
Seconda Lettura 1 Cor 6, 13c-15, 17-20 I vostri corpi sono membra di Cristo.
Vangelo Gv 1,35-42 Videro dove dimorava e rimasero con lui