Vivere il Giorno del Signore

DOMENICA VIII DELL’ANNO C

Strumenti per la santificazione del giorno festivo in famiglia e in parrocchia

Prima Lettura Sir 27,5-8, (NV) [gr. 27,4-7] Non lodare nessuno prima che abbia parlato.

Salmo Responsoriale Dal Sal 91 (92) E’ bello rendere grazie al Signore.

Seconda Lettura 1Cor 15,54-58 Ci ha dato la vittoria per mezzo di Gesù Cristo.

Vangelo  Lc 6,39-45 La bocca esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.

Ci si può rassegnare al proprio peccato in maniere diverse: o esaltandolo, facendo diventare un orgoglio ciò di cui ci si deve vergognare, oppure negandolo, ergendosi a giudice degli altri, per allontanare dal proprio conto ogni smentita.

In entrambi i casi non si prende sul serio il proprio male e l’esigenza insopprimibile di cambiare il cuore, di allontanarsi dal peccato, di tendere al Signore.

Questa rassegnazione connivente con il male è la grande sfiducia che abbiamo nei confronti della grazia di Dio, che rifiutiamo per evitare che non venga turbato l’equilibrio tutto sommato rassicurante che stiamo vivendo.

In questo percorso noi abbiamo bisogno di fratelli che ci aiutino, non confondendo il male con il bene o con giudizio di condanna, ma soprattutto offrendo l’esempio del proprio impegno di purificazione, di conversione delle proprie logiche e azioni al Vangelo di Gesù Cristo.

Siamo tutti peccatori, è vero, e questa non può essere la giustificazione a continuare a vivere nel peccato. È l’amara consapevolezza di quanta ricchezza di umanità sprechiamo nella dispersione del male, ma anche la grande speranza di salvezza che abbiamo nel Signore, il quale è venuto per salvare ciò che era perduto, medico per il malati, redentore per i peccatori

condividi su