Vivere il Giorno del Signore

DOMENICA XXI DELL’ANNO C

Strumenti per la santificazione del giorno festivo in famiglia e in parrocchia

La porta è l’intelligenza di un muro. Un muro infatti divide, stabilisce ciò che è dentro e ciò che è fuori, ma la porta stabilisce i criteri dei passaggio, è la soglia che fa entrare o uscire, che sceglie a quale appartenenza consegnare se stessi. L’azione di Gesù stabilisce un confine, dividendo ciò che riconosce Dio come Signore da ciò che invece gli si oppone, volendo obbedire ad altra autorità. Cristo si è difinito come la porta, accesso alla condizione ristabilita con il Padre, da scegliere e varcare per poter essere in comunione con Dio. 

La porta però va scelta, la soglia va attraversata per essere dentro e non fuori, perché non è la stessa cosa avere scelto il Signore oppure no, essere nel Regno oppure no. E va scelta adesso, perché il tempo storico della nostra vita, in cui esprimiamo ciò che amiamo nella preferenze, è limitato. Il tempo si chiude e con esso anche le porte di accesso. 

«Io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione. Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore, tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare nel paese che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe» (Dt 30,19-20).

 

Prima Lettura Is 66,18b-21. Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti

Salmo Responsoriale Dal Salmo 116(117). R. Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore.

Seconda Lettura Eb 12,5-7.11-13. Il Signore corregge colui che egli ama.

Vangelo Lc 13,22-30. Verranno da oriente e da occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.


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