Vivere il Giorno del Signore

DOMENICA XXVII DEL TEMPO ORDINARIO

Strumenti per la santificazione del giorno festivo in famiglia e in parrocchia

Dio ha creato il mondo come un giardino, e l’uomo come suo custode. A questa immagine splendida la Genesi ha affidato la comprensione del mondo e del ruolo dell’uomo al suo interno, davanti a Dio. Quando Adamo decide di estromettere Dio e di assumere da se stesso il ruolo del creatore, scegliendo cosa sia bene o male a suo giudizio, il giardino si trasforma in una terra faticosa e mortale: ed è il nostro tempo. Per tornare ad avere un giardino, il vecchio Adamo deve tornare ad essere come il vero Adamo, cioè come Gesù Cristo, uomo nuovo e primogenito di una nuova generazione umana.

Nella lontananza da Dio, nella diffidenza verso di lui, l’uomo consuma la rovina sua e del mondo. Nella fedeltà a Dio, nell’obbedienza per amore alla sua volontà, invece, la gioia e la vita.

Alla parola del Figlio di Dio, corrisponda allora la nostra conversione, perché abbandoniamo la presunzione superba di essere noi i padroni del mondo, per diventare invece figli amati, coeredi di Cristo.

Prima Lettura Is 5,1-7 La vigna del Signore degli eserciti è la casa d’Israele.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 79 La vigna del Signore è la casa d’Israele.
Seconda Lettura Fil 4,6-9 Mettete in pratica queste cose e il Dio della pace sarà con voi.
Vangelo Mt 21,33-43 Darà in affitto la vigna ad altri contadini.


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