Vivere il Giorno del Signore

DOMENICA XXIV DEL TEMPO ORDINARIO (Anno A)

Strumenti per la santificazione del giorno festivo in famiglia e in parrocchia

Chi è capace di perdono è veramente libero. Chi rimane nel suo rancore si porta dietro la sua prigione. Come possiamo essere liberi dal male? Lo chiediamo continuamente nella preghiera del “Padre nostro”, perché ci rendiamo conto che il perdono non è il frutto della nostra strategia o della nostra superiorità morale, ma è qualcosa di cui siamo capaci solo in seconda battuta. Il Vangelo ci ricorda che il primo passo per la nostra libertà è di essere stati amati, perdonati, e per questo resi partecipi di perdono, resi liberi dal male.

Nel giorno di risurrezione, Gesù appare ai discepoli e nell’effusione dello Spirito Santo incoraggia a perdonare i peccati perché siano rimessi, perché dove non riusciamo ad esprimere il perdono, nessuno può essere liberato.

Oggi è giorno di risurrezione e lo Spirito continua ancora a dire a noi discepoli di Cristo di osare il perdono, perché è grande l’amore che abbiamo ricevuto. La nostra libertà dal male ha bisogno di essere esercitata, per liberare il mondo e impedire al rancore di imbrigliare ogni cosa. Se rifiutiamo il perdono, il rancore avrà vinto e noi avremo perso la nostra libertà.

LETTURE DEL GIORNO

1a lettura Sir 27,30.28,9 Perdona l’offesa al tuo prossimo e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.
Salmo Dal salmo 102 Il Signore è buono e grande nell’amore.
2a lettura Rm 14,7-9 Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore.
Vangelo Mt 18,21-35 Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.

La parabola del servo spietato ruota attorno alla minaccia del carcere, evitata e poi inflitta a colui che non aveva perdonato. Esprime il giudizio di Dio, che rivela cosa c’è nel cuore dell’uomo: la misericordia è la vera libertà. Chi non riesce a perdonare è schiavo del suo rancore.

La misericordia di Dio che ci ha perdonato è la grande sorgente di liberazione per l’uomo, che nella gratitudine per il perdono immeritato trova la forza di perdonare a sua volta e di permanere nella sua libertà.


condividi su