Meditazione sul vangelo del giorno

GIOVEDÌ II AVVENTO

Vieni, Signore, non tardare

Dal vangelo secondo Matteo (11,11-15)

In quel tempo, Gesù disse alle folle:

«In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.

Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».  

COMMENTO

C’è una violenza nel nostro ingresso nel regno dei cieli. Noi che siamo terrestri, polvere e miseria, non siamo degni del regno dei cieli. Entriamo lì per una violenza, per una usurpazione. Giovanni Battista ha infatti aperto la via dell’umiltà al regno dei cieli, attraverso la confessione del peccato. Con stupore, pubblicani e prostitute passano avanti nel regno dei cieli, perché riconoscono la loro indegnità e per questo trovano accesso alla santità del regno. E così noi siamo introdotti nella condizione celeste e lì vi rimaniamo senza averlo meritato, perché il Signore ci ha aperto il varco e noi siamo entrati.

PREGHIERA
Salmo 117(118)

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele: «Il suo amore è per sempre».

Apritemi le porte della giustizia:
vi entrerò per ringraziare il Signore.

È questa la porta del Signore:
per essa entrano i giusti.

Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
perché sei stato la mia salvezza.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.

Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.

Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!

Ti preghiamo, Signore: dona la salvezza!
Ti preghiamo, Signore: dona la vittoria!

Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.

Il Signore è Dio, egli ci illumina.
Formate il corteo con rami frondosi
fino agli angoli dell’altare.

Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie,
sei il mio Dio e ti esalto.

Rendete grazie al Signore, perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.

Preghiamo.

Risveglia la tua potenza e vieni, Signore Gesù;
affretta il giorno del tuo perdono:
non lo meritiamo per le nostre opere
ma l’ottenga dalla tua misericordia
il tuo sacrificio.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

condividi su