Meditazione sul vangelo del giorno

Martedì XXIII settimana. 8 settembre, Natività di Maria

chi rimane in me ed io in lui porta molto frutto

Dal Vangelo secondo Matteo (1,1-16.18-23)

Ecco, in quel tempo un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.

COMMENTO

Il peccato è la separazione dell’uomo da Dio, il desiderio di orientarsi indipendentemente da lui, lontano da lui. La salvezza dal peccato è quindi il ristabilimento della comunione con colui che abbiamo voluto allontanare da noi. Per questo Gesù, il salvatore del suo popolo dai suoi peccati, è “Emmanuele”, il Dio-con-noi. Nella tua vita c’è un legame disponibile con Dio, attraverso il suo Figlio Gesù, una mano tesa per stringerci di nuovo in amicizia con il Padre celeste. Attraverso di lui sei salvo, perché nell’ascolto della sua parola c’è la piena comunione con Dio. Maria, madre di Gesù, è beata “perché ha creduto alla parola del Signore” (cfr. Lc 1, 45). E noi, beati con lei.

PREGHIERA
Luca 1, 46-55

L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre.

Preghiamo.

Donaci, Signore, i tesori della tua misericordia
e poiché la maternità della Vergine
ha segnato l’inizio della nostra salvezza,
la festa della sua Natività
ci faccia crescere nell’unità e nella pace.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

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