Meditazione sul vangelo del giorno

Mercoledì della XIX settimana

chi rimane in me ed io in lui porta molto frutto

Dal vangelo secondo Matteo (Mt 18,15-20)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In verità io vi dico ancora:
se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo
per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà.
Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome,
lì sono io in mezzo a loro».

COMMENTO

Tra gli insegnamenti sulla preghiera di Gesù questi versetti meritano la nostra attenzione. Ci ricordano l’identità familiare del cristiano, che ha un Padre e ha dei fratelli. La nostra vita religiosa ha sempre bisogno di convertirsi e di ripensarsi in questa chiave familiare, anche quando prega, perché non accada che chiediamo per noi stessi:
«Da che cosa derivano le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che combattono nelle vostre membra? Bramate e non riuscite a possedere e uccidete; invidiate e non riuscite ad ottenere, combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per spendere per i vostri piaceri. Gente infedele! Non sapete che amare il mondo è odiare Dio?» (Giacomo 4,1-4).
In questa nostra dimensione familiare, il nostro punto di forza è Gesù, che ha promesso di rimanere sempre con noi dove esprimiamo la nostra fraternità.

PREGHIERA
Salmo 114-115(116)

Amo il Signore, perché ascolta
il grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l’orecchio
nel giorno in cui lo invocavo.

Mi stringevano funi di morte,
ero preso nei lacci degli inferi,
ero preso da tristezza e angoscia.
Allora ho invocato il nome del Signore:
«Ti prego, liberami, Signore».

Pietoso e giusto è il Signore,
il nostro Dio è misericordioso.
Il Signore protegge i piccoli:
ero misero ed egli mi ha salvato.

Ti prego, Signore, perché sono tuo servo;
io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.
A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.

Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo,
negli atri della casa del Signore,
in mezzo a te, Gerusalemme.

Preghiamo.

O Dio, fonte di ogni bene,
che esaudisci le preghiere del tuo popolo
al di là di ogni desiderio e di ogni merito,
effondi su di noi la tua misericordia:
perdona ciò che la coscienza teme
e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare.

Per Cristo nostro Signore. Amen.

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