Il seminatore uscì a seminare...

Mercoledì delle ceneri

Meditazione sul vangelo del giorno

Dal Vangelo secondo Matteo (6,1-6.16-18)

Il quel tempo, Gesù disse:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

 

 

COMMENTO
In un mondo dove tutti cercano di farsi vedere immediatamente e dal maggior numero di persone, Gesù chiede di privilegiare un solo giudizio, un solo “like”, quello del “Padre che è nei cieli”. La Quaresima che oggi iniziamo ci renderà di nuovo pienamente figli di Dio, non perché avremo fatto chissà cosa di straordinario e di lodevole, ma perché avremo ricominciato a fare le cose per il Padre, per amore suo, perché è secondo la sua volontà, per collaborare alla sua opera. Così insegna Gesù Cristo anzitutto con il suo esempio. La sua risurrezione a Pasqua non sarà altro che il mostrare quanto il suo legame di amore e di fedeltà con Padre sia più forte della morte.

 

 

PREGHIERA
Salmo 138(139)
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.

Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
Meravigliosa per me la tua conoscenza,
troppo alta, per me inaccessibile.

Dove andare lontano dal tuo spirito?
Dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei;
se scendo negli inferi, eccoti.

Sei tu che hai formato i miei reni
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda;
meravigliose sono le tue opere,
le riconosce pienamente l’anima mia.

Preghiamo.

Dio, Padre misericordioso,
tu vegli come Padre su tutte le creature
e ci hai amati con immenso amore,
fino a dare per noi il tuo unico Figlio,
fa’ che nella perfetta unione con lui
possiamo camminare nell’amore,
secondo la tua volontà.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

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