In quel tempo, al mattino presto Gesù si alzò quando ancora era buio
e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava.
Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce.
Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
COMMENTO
La corsa della Parola di Dio non si ferma. Il Verbo fatto carne non si lascia trattenere da nessuno, perché la salvezza che egli viene a potare non si compie quaggiù in un possesso definitivo. Il possesso è quello che godremo nel cielo, nella casa del Padre, dove il Figlio ci introduce per rimanervi per sempre. Questo è il tempo invece dinamico del cammino, nel quale il Signore raggiunge tutti, anche noi, e ci invita a seguirlo. Questo è il tempo della Chiesa, la comunità dei discepoli che non possiede e trattiene il Signore, ma che lo segue dove egli conduce.
PREGHIERA
Salmo 94(95)
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.
È lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.
Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere.
Per quarant’anni mi disgustò quella generazione
e dissi: «Sono un popolo dal cuore traviato,
non conoscono le mie vie».
Perciò ho giurato nella mia ira:
“Non entreranno nel luogo del mio riposo”».
Preghiamo.
Dio onnipotente e misericordioso,
guidaci al possesso della gioia eterna,
perché l’umile gregge dei tuoi fedeli
giunga dove lo ha preceduto Cristo, suo pastore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.