Meditazione sul vangelo del giorno

MERCOLEDÌ VII SETTIMANA DELL’ANNO

chi rimane in me ed io in lui porta molto frutto

Dal vangelo secondo Marco (Mc 9,38-40)

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri».  Ma Gesù disse: «Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è per noi.

COMMENTO
C’è una tentazione costante nella Chiesa, per possedere il signore e considerarlo una propria esclusiva. Ma nessuno può possedere il Signore, mentre noi possiamo essere posseduti da lui. Anzi. Possiamo dire che solo nell’appartenenza reciproca, nell’essere dell’altro per amore noi possiamo dire di “avere qualcuno”. Il Signore è nostro Dio non perché egli sia nelle nostre disponibilità, ma perché noi siamo suoi.

SALMO 99(100)
Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.

3 Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.

4 Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome;

5 perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.

Preghiamo.
Padre santo, tu non abbandoni mai
quanto hai creato con sapienza e, provvidente,
continui a operare in mezzo a noi.
Un tempo, con mano potente e braccio teso,
guidasti Israele, tuo popolo, attraverso il deserto;
oggi, con la forza dello Spirito Santo,
accompagni sempre la tua Chiesa
pellegrina nel mondo
e la conduci nei sentieri del tempo
alla gioia eterna del tuo regno,
per Cristo, Signore nostro. Amen.

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