Dal vangelo secondo Giovanni (12, 24-26)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo;
se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna.
Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà».
COMMENTO
La morte, per Gesù, è parte di una vita interamente vissuta per amore. È coronamento del dono di sé. Se la vita è amore, allora si consuma per amore e il suo frutto è proprio nella consumazione e non nella preservazione. In questa ottica la morte non è più una sciagura che distrugge la vita, ma il compimento di questa disposizione. A questa pienezza di vita il Signore incoraggia anche noi per essere al suo servizio, onorati dal Padre, presenti insieme a lui dove il premio della vita è offerto per sempre, nei cieli.
PREGHIERA
Salmo 114(115)
Ho creduto anche quando dicevo:
« Sono troppo infelice ».
Ho detto con sgomento:
« Ogni uomo è inganno ».
Che cosa renderò al Signore
per quanto mi ha dato?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore,
davanti a tutto il suo popolo.
Preziosa agli occhi del Signore
è la morte dei suoi fedeli. Rit.
Sì, io sono il tuo servo, Signore,
io sono tuo servo, figlio della tua ancella;
hai spezzato le mie catene.
A te offrirò sacrifici di lode
e invocherò il nome del Signore.
Preghiamo.
Ci rallegri, Signore,
il trionfo dei tuoi santi Vitale e Agricola,
fraternamente uniti nel martirio;
la loro solidale intercessione
ci riempia di forza e di pace nella fede.
Per Cristo nostro Signore. Amen.