CELEBRAZIONE IN FAMIGLIA DEL GIORNO DEL SIGNORE
IV domenica di Quaresima
PRESENTAZIONE
Davanti al Figlio dell’uomo, avviene un ribaltamento. Coloro che credevano di vedere e di capire tutto, non capiscono e non vedono. Colui che non aveva mai visto e conosciuto nulla, ora vede Gesù e lo riconosce. Il cuore del Vangelo del cieco nato di questa domenica si può riassumere in questo dilemma: restiamo umili davanti al Vangelo, o presuntuosi? Diamo al Signore una possibilità di illuminarci, oppure vogliamo insegnare noi al Signore la nostra verità? Un’altra visione è possibile, quella che contempla le cose e il mondo attraverso il Figlio dell’uomo. L’altro è un ostacolo oppure una “risorsa” a mia disposizione? Ma attraverso la visione offerta da Gesù, diventa fratello. Le cose sono opportunità da prendere per primo? E se fossero doni per la condivisione? Il tempo, che è la nostra vita, è da liberare da tutto e da tutti per me stesso? E se invece lo vedessimo come da impegnare per impegnarsi, per vincolarsi?
E anche questi giorni tribolati, di ansia e di isolamento, come vederli? Se anche noi ci “laviamo gli occhi” nel Vangelo, ci purifichiamo da isterie e da ingenuità e possiamo vedere i familiari, i vicini, la casa, con occhi nuovi, anche ciò che ora è sospeso ci apparirà in una luce nuova: i colleghi, il lavoro, la parrocchia, la messa domenicale. Tutto ciò che mi sembrava importantissimo il mese scorso, oggi è ridicolo; tutto ciò che davo per scontato e forse mi pesava anche, oggi è nostalgia.
«È in te la sorgente della vita, alla tua luce vediamo la luce» Sal 36(37)».
Introduzione
Tutti si segnano con il segno della croce, mentre la Guida dice:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Tutti: Amen.
Guida: Il giorno di Pasqua, Gesù si è presentato ai suoi discepoli che erano chiusi dentro per le loro paure. Non siamo molto diversi noi, ma nemmeno il Signore è cambiato, e raggiunge i suoi discepoli anche qui dove siamo noi, per dirci: “Pace!”. Siamo confusi nella presente situazione, preoccupati, infastiditi. Abbiamo bisogno di comprendere meglio le cose. Invochiamo dal Signore Gesù il dono dello Spirito, che lavi, irrighi, illumini, riscaldi tutti noi, attraverso la parola del Vangelo.
Salmo 18(19)
Tutti: I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi.
Lettore: I cieli narrano la gloria di Dio, l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Là pose una tenda per il sole che esce come sposo dalla stanza nuziale:
esulta come un prode che percorre la via.
Sorge da un estremo del cielo e la sua orbita raggiunge l’altro estremo:
nulla si sottrae al suo calore.
Tutti: I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi.
Lettore: La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile, rende saggio il semplice.
Anche il tuo servo ne è illuminato,
per chi li osserva è grande il profitto.
Tutti: I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi.
Lettura
Vangelo Il cieco andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
Lettore: Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 9,1-41)
In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita, e i suoi discepoli lo interrogarono. Rispose Gesù: «Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo».
Detto questo sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!».
Allora condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. I farisei gli chiesero come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «[L’uomo che si chiama Gesù] mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista. Gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.
Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimane».
Osserviamo qualche istante di silenzio.
Commento
Uno dei presenti: Gesù chiama le cose con un nome nuovo, insolito per noi, e ci invita a vedere e a riconoscere le cose come lui le mette in luce. Chiama fratelli gli estranei, doni le cose, casa comune il mondo, servizio il lavoro, amore i legami… chiama figli noi che ci sentiamo orfani del cielo e dimenticati da Dio. E se le cose, come le vede il Signore, fossero nella loro verità più profonda? E se il nome insolito che egli le dà fosse il nome originario di ogni cosa? Vogliamo vedere tutto come Gesù vede le cose, a cominciare da lui. Vogliamo riconoscerlo come l’inviato dal Padre celeste, come la mano protesa proprio verso di me, come la guida che mi accompagna, come la promessa del cielo, come l’alleato della mia felicità… come il Cristo Signore.
Professione di fede
Guida: L’uomo del Vangelo, che era nato cieco, ha riconosciuto Gesù come il Messia, ha fatto la sua professione di fede. Anche noi facciamo la nostra professione di fede, in comunione con tutti i discepoli di Cristo
Tutti: Io credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra.
E in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi, la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
Preghiera
Guida: Gesù è la luce del mondo. Illuminati da lui riconosciamo la misericordia del Padre, la fraternità con tutti, la speranza che venga il Regno di Dio. Invochiamo il Signore perché si compia la sua volontà.
Tutti: Abbi pietà di noi, Signore.
Lettore: Perché la Chiesa, che splende nella fede di tutti i suoi figli, annunci al mondo e condivida con tutti il Vangelo di Gesù, unico salvatore del mondo. Preghiamo.
Lettore: Per la nostra conversione, in questo singolare tempo quaresimale, perché affrontiamo i disagi e le tribolazioni di questi giorni alla luce del Vangelo, imparando una sapienza nuova, che viene dal Signore. Preghiamo.
Lettore: Per coloro che in questi giorni sono colpiti dalle maggiori e più forti restrizioni della quarantena, perché il Signore illumini le loro speranze ed essi possano offrire a tutti una testimonianza di pace nel Signore. Preghiamo.
Lettore: Per i malati, specialmente quelli che nella solitudine affrontano questa prova; per coloro che li curano e li soccorrono, non senza esporsi al rischio del contagio. Preghiamo.
Lettore: Per i nostri defunti, per quelli che in questi giorni sono stati sepolti senza l’accompagnamento di fede e di amicizia di familiari ed amici. Preghiamo.
Si consiglia di formulare anche altre intenzioni di preghiera che più premono alla famiglia.
Preghiera del Signore
Guida: Incoraggiati dal Figlio unigenito, venuto dal cielo, ci indirizziamo al Padre celeste:
Tutti: Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Guida: Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni, e con l’aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo.
Tutti: Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.
Orazione
Guida: Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo, che per volontà del Padre e con l’opera dello Spirito Santo, morendo hai dato la vita al mondo, per il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue offerto sull’altare dalla tua Chiesa anche per noi, liberaci da ogni colpa e da ogni male, fa’ che siamo sempre fedeli alla tua legge e non siamo mai separati da te, che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Tutti: Amen.
Mentre tutti si segnano con il segno della croce la Guida dice:
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
Tutti: Amen.