Il seminatore uscì a seminare...

Sabato dopo le ceneri

Meditazione sul vangelo del giorno

Dal Vangelo secondo Luca (5,27-32)

In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi,
seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!».
Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».

 

COMMENTO
I
n tempo di epidemie, ci sono malati che non si rendono conto di esserlo e diffondono il contagio, ci sono sani ipocondriaci che temono di avere tutte le malattie… Come riconoscere le malattie del nostro spirito? Dai sintomi: “Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo» (Mc 7,21-23). La guarigione è la sequela. Alzarsi e raggiungere colui che ci invita, che ci chiama a sé. Essere in cammino con lui è la salvezza. Come per Levi anche per te ci potrà essere qualcuno che non crede nel tuo cambiamento, nella tua rinascita… forse sei tu stesso il peggior rassegnato della tua esistenza. Fidati del Signore che chiama.

PREGHIERA

Salmo 49(41)

Io ho detto: «Pietà di me, Signore;
risanami, contro di te ho peccato».
Contro di me sussurrano insieme i miei nemici,
contro di me pensano il male: «Un morbo maligno su di lui si è abbattuto,
da dove si è steso non potrà rialzarsi».

Ma tu, Signore, abbi pietà e sollevami,
che io li possa ripagare.
Da questo saprò che tu mi ami
se non trionfa su di me il mio nemico;
per la mia integrità tu mi sostieni,
mi fai stare alla tua presenza per sempre.

Sia benedetto il Signore, Dio d’Israele,
da sempre e per sempre. Amen, amen.

Preghiamo.

Guarda con paterna bontà, Dio onnipotente, la debolezza dei tuoi figli,
e a nostra protezione e difesa stendi il tuo braccio invincibile;
il tuo Figlio unigenito ci liberi da ogni colpa e ci ottenga dalla tua misericordia
la conversione del nostro spirito. Per Cristo nostro Signore. Amen.

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